Aldo Mantovani

Aldo Mantovani
Aldo Mantovani detto Bubbolo
NazionalitàBandiera dell'Italia Italia
Equitazione
SpecialitàCorse a pelo
Carriera
Palio di Siena
SoprannomeBubbolo
Esordio13 settembre 1910
  Drago
Ultimo Palio2 luglio 1936
  Leocorno
Vittorie4 (su 30 corse)
Ultima vittoria16 agosto 1931
  Oca
 
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«Per questa Piazza ci vogliono tre cose: cuore, fegato e garretti.»

(Aldo Mantovani, detto Bubbolo. 1930 c.a.[1])

Aldo Mantovani detto Bubbolo (Siena, 4 dicembre 1891 – Siena, 12 dicembre 1959) è stato un fantino italiano.

Bubbolo ha vinto il Palio di Siena in quattro occasioni, riuscendo nel difficile compito di vincere a distanza di vent'anni: la sua prima vittoria è del 1911, l'ultima è del 1931.

L'accoltellamento nel 1919

La sua fama si lega anche ad eventi più prettamente di cronaca. Il più rilevante si collega ad un Palio assai cruento: quello del 16 agosto 1919, che culminò con l'accoltellamento di Bubbolo da parte di un contradaiolo della Selva, contrada per la quale il fantino aveva corso il Palio.

Il prologo del fattaccio si ebbe, con tutta probabilità, nel Palio di luglio di quell'anno, vinto dal Leocorno con Cispa su Giacca. Avendo vinto una contrada piccola, i soldi giunti alle consorelle furono pochi: e infatti la mancia data da Bubbolo al barbaresco della Selva, tale Calvani, fu alquanto misera e suscitò il malcontento del selvaiolo, che non credette alla buona fede del fantino, ritenendo che si fosse tenuto per sé la maggior parte della somma.

Al Palio dell'Assunta i migliori cavalli toccarono alla Selva ed alla Tartuca. La dirigenza selvaiola cercò di ingaggiare nuovamente Bubbolo il quale, probabilmente per gli screzi con il Calvani, preferì accettare l'offerta della Tartuca, provocando le ire dei selvaioli. Dopo la prima prova, corsa da un giovane, nella Selva arrivò il blasonato Nappa, il quale però fu subito sostituito perché ritenuto venduto alla Tartuca. Alla provaccia a vestire il giubbetto arancio-verde fu così il giovane Randellone. Questi, forse per precise indicazioni della dirigenza selvaiola, durante la corsa provocò in maniera palese Bubbolo.

I due, scesi da cavallo, se le diedero di santa ragione scatenando una rissa che coinvolse molti contradaioli della Selva e della Tartuca. In seguito a questi fatti, per evitare ulteriori tumulti, le autorità decisero di squalificare immediatamente i due fantini. Le due contrade furono costrette a cercare in fretta una nuova monta. Nella Selva arrivò subito Domenico Leoni detto Moro, a conferma che il lavoro fatto da Randellone era ben studiato e finalizzato ad estromettere dalla carriera il temibile Bubbolo. La Tartuca ingaggiò Picino. La notizia della squalifica fu presa molto male da Bubbolo, che era sicuro di vincere. Poco prima dell'ingresso in Piazza del corteo storico, il fantino si recò insieme ad alcuni congiunti nella Selva. Arrivato a destinazione, il piccolo gruppo si trovò di fronte un manipolo di selvaioli, tutti ben conosciuti dallo stesso Bubbolo.

La discussione presto degenerò: volarono pugni, calci, bastonate, fino al momento in cui sbucò l'ex barbaresco Calvani, il quale sferrò una coltellata al fantino, forse per vendicarsi dei fatti del luglio precedente. Ben presto la rissa si placò, anche perché il Palio incombeva. Mentre Bubbolo si trovava in ospedale in gravi condizioni, la Selva vinse il Palio davanti alla Tartuca. Ma insieme con il drappellone, arrivarono in contrada anche i carabinieri, i quali arrestarono il Calvani e prelevarono alcuni dirigenti selvaioli, che furono sentiti come testimoni dei fatti. Il Calvani restò per qualche tempo in carcere; in seguito gli fu riconosciuta l'attenuante della provocazione.

La vicenda dell'accoltellamento di Bubbolo è rimasta nella storia del Palio. Ancora oggi infatti, fra i vecchi contradaioli, è d'abitudine dire al proprio fantino: "Occhio, perché se non fai il tuo dovere, ti si fa quello che fecero i selvaioli a Bubbolo nel 1919..."[2].

Nel corso degli anni precedenti a questi eventi, Bubbolo si era reso protagonista[2] di alcune risse che ebbero risalto nelle cronache dell'epoca.

Presenze al Palio di Siena

Le vittorie sono evidenziate ed indicate in neretto.

Palio Contrada Cavallo
13 settembre 1910   Drago Grigio di O. Fontani
2 luglio 1911   Lupa Baio di A. Rosi
16 agosto 1911   Drago Baio di G. Pianigaini
2 luglio 1912   Pantera Sauro di C. Donatelli
16 agosto 1912   Istrice Grigio di C. Donatelli
2 luglio 1913   Valdimontone Baio di C. Capperucci
17 agosto 1913   Drago Grigio di A. Rosi
25 settembre 1913   Drago Baio di C. Capperucci
2 luglio 1914   Drago Baio di P. Neri
16 agosto 1914   Tartuca Baio di M. Busisi
2 luglio 1919   Selva Baio di G. Felici
17 agosto 1920   Lupa Sauro di A. Mariani
16 agosto 1921   Torre Sauro dei Fratelli Pepi
2 luglio 1922   Istrice Grigio di A. Papi
16 agosto 1922   Civetta Esperta
16 agosto 1924   Istrice Morello di F. Rosi
2 luglio 1925   Istrice Grigio di G. Roggi (scosso)
16 agosto 1925   Pantera Morello di O. Fiaschi
2 luglio 1926   Pantera Giacca
16 agosto 1926   Torre Baio di A. Mantovani
14 settembre 1928   Selva Fiorello
2 luglio 1929   Lupa Orfanella (scosso)
16 agosto 1929   Drago Lina
16 agosto 1930   Drago Baio di G. Barbarulli
16 agosto 1931   Oca Tordina
3 luglio 1932   Oca Melagre
16 agosto 1932   Oca Girardengo II
16 agosto 1933   Leocorno Ioris
2 luglio 1935   Leocorno Masina
2 luglio 1936   Leocorno Norina

Note

  1. ^ Come riportato dal sito del Comune di Siena Archiviato il 21 settembre 2011 in Internet Archive.
  2. ^ a b Confronta la scheda di Bubbolo su ilpalio.org

Collegamenti esterni

  • Scheda di Bubbolo su ilpalio.siena.it, su ilpalio.siena.it.
  • Scheda di Bubbolo su ilpalio.org, su ilpalio.org.
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