Angelo Angeli

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Angelo Angeli (Tarcento, 20 agosto 1864 – Firenze, 1º giugno 1931) è stato un chimico italiano.

Biografia

Fratello maggiore di Virgilio Angeli (1872-1918) e di Vincenzo Angeli (1879-1942), frequentò l'Università di Padova, dove Giacomo Ciamician lo scelse come assistente a Bologna nel 1889, prima ancora di terminare gli studi. Si laureò nel 1891 e divenne libero docente due anni dopo.

Nel 1894 trascorse un breve periodo a Monaco di Baviera presso il laboratorio di Adolf von Baeyer. Insegnò chimica farmaceutica prima a Palermo e successivamente a Firenze, dove nel 1915 ottenne la cattedra di chimica organica. Fu socio dell'Accademia dei Lincei e membro onorario della Società Chimica Tedesca.

Il 24 febbraio 1918 divenne socio dell'Accademia delle scienze di Torino.[1]

Nell'ambito degli studi strutturali, che era allora intensi, Angeli cercò la correlazione tra struttura e reattività con particolare attenzione ai composti azotati. Nel 1891 iniziò a studiare l'azione degli acidi nitrico e nitroso sulle sostanze organiche e giunse a confermare la validità della struttura della canfora, già proposta da Julius Bredt nel 1893. Pietro Saccardi fu suo allievo.

Portano il suo nome due reazioni di chimica organica:

  • La reazione di Angeli, per il riconoscimento delle aldeidi
  • La reazione di Angeli-Rimini, per la reattività fra un'aldeide e la N-idrossibenzensolfonammide.

Note

  1. ^ Angelo ANGELI, su accademiadellescienze.it. URL consultato il 10 luglio 2020.

Bibliografia

Voci correlate

  • Enrico Rimini

Collegamenti esterni

Controllo di autoritàVIAF (EN) 36910428 · ISNI (EN) 0000 0000 6156 1830 · SBN RMSV014660 · GND (DE) 116310472 · BNF (FR) cb10931586h (data)
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