Balbino
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/b/bc/Nota_disambigua.svg/18px-Nota_disambigua.svg.png)
Balbino | |
---|---|
Imperatore romano | |
![]() | |
Nome originale | Decimus Caelius Calvinus Balbinus |
Regno | 1 febbraio 238 – 11 maggio 238 assieme a Pupieno |
Nascita | 178 |
Morte | 11 maggio 238 Roma |
Predecessore | Massimino Trace Gordiano I e Gordiano II |
Successore | Gordiano III |
Padre | Celio Calvino |
Consolato | per due volte:[1] la prima volta come suffectus intorno al 200, la seconda come consul ordinarius insieme all'imperatore Caracalla nel 213 |
Decimo Celio Calvino Balbino (latino: Decimus Caelius Calvinus Balbinus; 178 – Roma, 11 maggio 238) è stato un imperatore romano, in carica da febbraio a maggio del 238, assieme al collega Pupieno[2].
Biografia
Origini e carriera
Non sono note molte informazioni su Balbino riguardo al periodo antecedente l'ascesa al trono imperiale. È stato ipotizzato discendesse da Publio Celio Balbino Vibullo Pio, console ordinario nel 137. Patrizio di nascita,[1] fu il figlio, naturale o adottato, di Celio Calvino, legato in Cappadocia nel 184.
Secondo Erodiano, Balbino era stato un governatore di province,[1] ma la lista delle sette province contenuta nella Historia Augusta, così come il proconsolato d'Asia e d'Africa riferiti dalla stessa fonte, è probabilmente un falso.
Fu console per due volte:[1] il primo incarico fu di console suffetto, probabilmente intorno al 200; il secondo fu il consolato ordinario con Caracalla nel 213, che rende plausibile il godimento da parte di Balbino del favore dell'imperatore.
Regno
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/8/87/Magnifying_glass_icon_mgx2.svg/18px-Magnifying_glass_icon_mgx2.svg.png)
Quando Gordiano I e Gordiano II vennero proclamati imperatori in Africa, il Senato romano nominò una commissione di venti uomini,[3] incluso Balbino, per coordinare le azioni contro l'imperatore in carica Massimino il Trace.[2] Giunta la notizia della sconfitta e morte dei Gordiani per mano di un governatore fedele a Massimino, Capeliano,[4] il Senato elesse Balbino e Marco Clodio Pupieno Massimo imperatori.[5] I senatori, riuniti nel Tempio di Giove Capitolino, vennero assaliti dalla folla, che richiedeva l'elezione al trono di un parente dei Gordiani;[6] dopo aver tentato inutilmente di lasciare il tempio con una scorta armata, i due imperatori elevarono al rango di cesare il giovane Gordiano III, nipote di Gordiano I.[7]
All'epoca Balbino aveva circa sessant'anni: l'essere un senatore anziano, ricco e con le giuste conoscenze gli liberò la strada per il soglio imperiale. Mentre a Pupieno, più esperto militarmente, furono affidati gli eserciti;[8] egli, quindi, si mise subito in marcia verso Ravenna per andare incontro a Massimino che veniva da nord, Balbino rimase a Roma.[9] Qui la situazione si fece molto difficile quando due soldati vennero uccisi nel Senato dai senatori Gallicano e Mecenate. Il popolo si schierò contro la stessa guardia pretoriana, che poco dopo ne fece strage, tanto che buona parte della città fu data alle fiamme.[10] Alla morte di Massimino la folla festante, ricevute le teste del tiranno e del figlio, si riunì nel Circo Massimo, per tributare i dovuti ringraziamenti al nuovo co-Augusto Balbino.[11]
Le fonti affermano che, dopo il suo ritorno dalla vittoriosa campagna contro Massimino, Pupieno iniziò a sospettare che Balbino si volesse sbarazzare di lui, e poco dopo iniziarono a vivere in parti differenti del palazzo imperiale. La Guardia pretoriana era insoddisfatta dei due senatori, di estrazione e nomina senatoriale; i pretoriani temevano inoltre di essere sciolti e sostituiti dalla guardia germanica di Pupieno: decisero allora di attaccare il palazzo e rovesciare gli imperatori. Pupieno cercò di convincere Balbino di ricorrere alla guardia germanica, ma Balbino, diffidente, rifiutò, sospettando un tranello; ne seguì un violento alterco, interrotto solo dall'arrivo dei pretoriani, che portarono i due imperatori al proprio campo e li uccisero, proclamando Gordiano III augusto.[12][13]
Note
- ^ a b c d Erodiano, Storia dell'impero dopo Marco Aurelio, VII, 10.4.
- ^ a b Zosimo, Storia nuova, I, 14.2.
- ^ I XX Viri Ex S.C. Rei Publicae Curandae, «Venti uomini per volontà del Senato per la cura dello Stato» (Zosimo, I, 14.2; Aurelio Vittore, Caesarum, 24.7; Historia Augusta, Gordiani, 14.3 e 22.1).
- ^ Historia Augusta - I due Massimini, 19.1-4.
- ^ Historia Augusta - I due Massimini, 20.1; Erodiano, Storia dell'impero dopo Marco Aurelio, VII, 10.1-3.
- ^ Erodiano, Storia dell'impero dopo Marco Aurelio, VII, 10.5-6.
- ^ Erodiano, VII, 10, 7-9; Historia Augusta, Maximus et Balbinus, 8.1; Historia Augusta - I due Massimini, 20.2.
- ^ Historia Augusta - I due Massimini, 20.4-5; Erodiano, Storia dell'impero dopo Marco Aurelio, VII, 12.1.
- ^ Erodiano, VII, 6-10.
- ^ Historia Augusta - I due Massimini, 20.6; Erodiano, Storia dell'impero dopo Marco Aurelio, VII, 12.6-7.
- ^ Erodiano, Storia dell'impero dopo Marco Aurelio, VIII, 6.8.
- ^ Erodiano, VII, 8.2-7; Historia Augusta, Maximus et Balbinus, 14. È stato suggerito che la rivolta dei pretoriani sia stata in qualche modo incoraggiata dai partigiani di Gordiano (Whittaker, C.R., Herodian, vol II, p. 303, nota 3); Zosimo, Storia nuova, I, 16.2.
- ^ Eutropio, Breviarium ab Urbe condita, IX, 2.
Bibliografia
- Fonti primarie
- Historia Augusta, Massimo e Balbino, I due Massimini.
- Erodiano, Storia dell'impero dopo Marco Aurelio.
- Eutropio, Breviarium ab Urbe condita, IX.
- Fonti storiografiche moderne
- Mc Mahon, Robin, "Pupienus (238 A.D.) and Balbinus (238 A.D.)", De Imperatoribus Romanis
- Marina Silvestrini, Il potere imperiale da Severo Alessandro ad Aureliano in: AA.VV., Storia di Roma, Einaudi, Torino, 1993, vol. III, tomo 1; ripubblicata anche come Storia Einaudi dei Greci e dei Romani, Ediz. de Il Sole 24 ORE, Milano, 2008 (v. il vol. 18°)
- Maurice Sartre, Le Dies Imperii de Gordien III: une Inscription Inèdite de Syria, in Syria 61, pp. 51–61
Voci correlate
Altri progetti
Altri progetti
- Wikimedia Commons
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Balbino
Collegamenti esterni
- Balbino, Decimo Celio Calvino, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Gaetano Mario Columba, BALBINO, Decimo Celio Calvino, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1930.
- Balbino, Decimo Celio Calvino, in Dizionario di storia, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2010.
- (EN) Balbinus, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (ES) Balbino, in Diccionario biográfico español, Real Academia de la Historia.
- Busto di Balbino, su insecula.com. URL consultato il 19 luglio 2007 (archiviato dall'url originale il 30 settembre 2007).
- Testa dal sarcofago (JPG), su oncampus.richmond.edu. URL consultato il 19 luglio 2007 (archiviato dall'url originale il 9 febbraio 2007).
Predecessore | Imperatore romano | Successore | ![]() |
---|---|---|---|
Massimino Trace | 22 aprile-29 luglio 238 | Gordiano III |
Predecessore | Console romano | Successore | ![]() |
---|---|---|---|
Gaio Giulio Aspro II, Gaio Giulio Camilio Aspro | (213) con Imperatore Cesare Marco Aurelio Severo Antonino Augusto IV | Lucio Valerio Messalla, Gaio Ottavio Appio Suetrio Sabino |
V · D · M | ||
---|---|---|
Dinastia giulio-claudia | Augusto (27 a.C.-14 d.C.) · Tiberio (14-37) · Caligola (37-41) · Claudio (41-54) · Nerone (54-68) | ![]() Legenda: * associati |
Anno dei quattro imperatori | Galba (68-69) · Otone (69) · Vitellio (69) | |
Dinastia flavia | Vespasiano (69-79) · Tito (79-81) · Domiziano (81-96) | |
Principato adottivo | Nerva (96-98) · Traiano (98-117) · Adriano (117-138) · Antonino Pio (138-161) · Marco Aurelio (161-180)* · Lucio Vero (161-169)* · Commodo (180-192) | |
Guerra civile (193-197) | Pertinace (192-193) · Didio Giuliano (193) · Pescennio Nigro (193-194) · Clodio Albino (193-197) | |
Dinastia dei Severi | Settimio Severo (193-211) · Caracalla (211-217)* · Geta (211)* · Macrino (217-218) · Diadumeniano (218) · Eliogabalo (218-222) · Alessandro Severo (222-235) | |
Anarchia militare | Massimino il Trace (235-238) · Gordiano I (238)* · Gordiano II (238)* · Pupieno (238)* · Balbino (238)* · Gordiano III (238-244) · Filippo l'Arabo (244-249) · Decio (249-251)* · Erennio Etrusco (251)* · Treboniano Gallo (251-253)* · Volusiano (251-253)* · Ostiliano (251) · Emiliano (253) · Valeriano (253-260)* · Gallieno (253-268) · Claudio il Gotico (268-270) · Quintillo (270) · Aureliano (270-275) · Tacito (275-276) · Floriano (276) · Probo (276-282) · Caro (282-283) · Carino (283-285)* · Numeriano (283-284) | |
Tetrarchia e dinastia costantiniana | Diocleziano (284-305)* · Massimiano (286-305)* · Costanzo Cloro (305-306)* · Galerio (305-311)* · Massimino Daia (308-311)* · Licinio (308-324)* · Costantino I (306-337)* · Aurelio Valerio Valente (316-317)* · Sesto Martiniano (324)* · Costantino II (337-340)* · Costante I (337-350)* · Costanzo II (337-361)* · Giuliano (360-363) | |
Gioviano, dinastia valentiniana e Teodosio I | Gioviano (363-364) · Valentiniano I (364-375)* · Valente (364-378)* · Graziano (375-383)* · Valentiniano II (375-392)* · Teodosio I (379-395)* | |
Dinastia teodosiana (Impero Romano d'Occidente) | Onorio (393-423)* · Costanzo III (421)* · Valentiniano III (425-455) | |
Impero romano d'Occidente | Petronio Massimo (455) · Avito (455-456) · Maggioriano (457-461) · Libio Severo (461-465) · Antemio (467-472) · Anicio Olibrio (472) · Glicerio (473-474) · Giulio Nepote (474-475) · Romolo Augusto (475-476) | |
Elenco degli imperatori romani · Linea di successione degli imperatori romani |
Controllo di autorità | VIAF (EN) 50029581 · ISNI (EN) 0000 0000 6137 4250 · CERL cnp00548914 · GND (DE) 119163608 · BNF (FR) cb16490821q (data) |
---|
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/4/40/LupaCapitolina.png/25px-LupaCapitolina.png)
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/6/67/Crystal_Clear_app_Login_Manager.svg/25px-Crystal_Clear_app_Login_Manager.svg.png)
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/3/3c/Insigne_Romanum_coronatum.svg/17px-Insigne_Romanum_coronatum.svg.png)