Battaglia del Belvedere
Battaglia del Belvedere parte della battaglia di Cassino durante la campagna d'Italia | |||
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Data | 25 gennaio - 4 febbraio 1944 | ||
Luogo | Cassino | ||
Schieramenti | |||
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Comandanti | |||
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Effettivi | |||
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Perdite | |||
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Voci di battaglie presenti su Wikipedia | |||
Manuale |
V · D · M 1943-1945 | |
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1943 Corkscrew – Sicilia – Bombardamento di Roma – Calabria – Taranto – Achse – Salerno – Quercia – Napoli – Termoli – Linea del Volturno – Linea Barbara – Bombardamento di Bari – Linea Bernhardt – Monte Camino – Montelungo– San Pietro Infine – Fiume Moro – Ortona – Linea Gustav 1944 1945 | |
Resistenza italiana – Guerra di liberazione – Guerra civile in Italia – Caduta della RSI |
La battaglia del Belvedere è stata un'operazione militare condotta durante la seconda guerra mondiale dalle truppe alleate in Italia.
La storiografia francese la ricorda come una delle più brillanti imprese d'armi condotte dall'esercito francese durante la Campagna d'Italia,[1] tale per cui contribuì a ripristinare la credibilità dell'esercito francese presso i comandi anglo-americani, e in particolare presso il comandante della 5ª Armata statunitense, Mark Clark.
Storia
Questa battaglia, il cui obbiettivo era la conquista dei colli Abate e Belvedere, fa parte della battaglia di Cassino[2].
Il generale statunitense Mark Wayne Clark ordinò al generale francese Alphonse Juin di attaccare e conquistare il massiccio del Belvedere per deviare parzialmente le forze tedesche dalla chiusa di Cassino. L'attacco al Belvedere fu quindi concepito da Clark come una manovra di deviazione: francesi, tunisini, algerini e marocchini, dovettero sfondare la linea Gustav, occupare le cime del Belvedere e del Casale Abate per costringere i tedeschi a chiudere la spaccatura. La linea Gustav fu sfondata dall'undicesima compagnia guidata dal tenente Raymond Jordy. Questa deviazione permise di promuovere l'offensiva americana su Cassino[3].
Gli americani iniziarono l'avvicinamento al Monte Belvedere con il 442° Regimental Combat Team.[4].
Il 25 gennaio 1944, il quarto reggimento di fucilieri tunisini (composto da 2.000 uomini) attaccò il colle Belvedere, perdendo in azione circa due terzi degli effettivi.
L'11ª compagnia del tenente Raymond Jordy, del 3º battaglione, arrivò alla sommità del monte (681 m) e neutralizzò le casematte.[5]
Note
- ^ Luigi Grmaldi, Le battallion du Belvedere, su dalvolturnoacassino.it, 10 marzo 2004.
- ^ Copia archiviata, su cerclealgerianiste.fr. URL consultato il 16 novembre 2018 (archiviato dall'url originale il 19 ottobre 2016).
- ^ http://39-45.org/viewtopic.php?f=23&t=27455
- ^ http://www.100thbattalion.org/archives/puka-puka-parades/european-campaigns/italian-campaign/the-battle-of-belvedere/
- ^ Alberto Turinetti di Priero, Dov'è caduto il tenente Raymond Jordy?, su dalvolturnoacassino.it, 11 maggio 2008.
Bibliografia
- René Chambe, La strada per Cassino, collana Romanzi veri di guerra, traduzione di Marini, Torino, Edizioni dell'albero, 1967, SBN IT\ICCU\SBL\0064089.
Collegamenti esterni
- (EN, FR) Monte Cassino Belvedere: Le premier site entièrement dédié à la bataille du Belvédère, su montecassinobelvedere.fr.