Blasius von Schemua
Blasius Edler von Schemua | |
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Soprannome | Fra Gotthard[1] |
Nascita | Klagenfurt, 2 gennaio 1856 |
Morte | Klagenfurt, 21 novembre 1920 |
Dati militari | |
Paese servito | Austria-Ungheria |
Forza armata | imperial regio Esercito |
Anni di servizio | 1874 - 1915 |
Grado | General der Infanterie |
Guerre | Prima guerra mondiale |
Campagne | Battaglia di Galizia |
Battaglie | Battaglia di Komarów Battaglia di Rawa |
Comandante di | 18ª Infanterietruppendivision XVI Armeekorps II Armeekorps |
Studi militari | Accademia militare Teresiana di Wiener Neustadt |
dati tratti da Schemua, Blasius (1856-1920), Feldmarschalleutnant[2] | |
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Manuale |
Blasius Edler von Schemua (Klagenfurt, 2 gennaio 1856 – Klagenfurt, 21 novembre 1920) è stato un generale austriaco, che sostituì il generale Franz Conrad von Hötzendorf nell'incarico di Capo di stato maggiore dell'Imperial regio Esercito tra il 3 dicembre 1911 e il 12 dicembre 1912. Dopo lo scoppio della prima guerra mondiale comandò il II Corpo d'armata durante le fasi della battaglia di Galizia.
Biografia
Nacque a Klagenfurt, in Carinzia, il 2 gennaio 1856, figlio del major Blasius Schemua.[3] Suo fratello minore Johann Edler von Schemua (1850-1919) fu a sua volta un generale dell'esercito. Frequentò la Scuola cadetti (Kadettenanstalt) di Marburg, e poi l'Accademia militare Teresiana di Wiener Neustadt,[2] da cui uscì nel 1874[1] assegnato in servizio come leutnant presso il k.u.k. Infanterieregiment „Graf von Khevenhüller“ Nr. 7.[2] Dal 1879 al 1881 prese parte, come membro, di una missione militare austriaca inviata in Persia, dopodiché dal 1882 al 1884 frequentò la Kriegsschule di Vienna.[1] Nel 1885 entrò nel servizio presso lo Stato maggiore, e promosso capitano nel 1887 e rimase presso l'Evidenzbureau dello Stato maggiore generale (Generalstabs) fino al 1891.[2] Dal 1894 al 1897 prestò servizio come insegnante di storia militare presso la Kriegsschule di Vienna, venendo promosso colonnello nel 1898.[3] Nel 1902 divenne comandante del Infanterie-Regimentes Nr. 66, e nel 1905 assunse la guida della 55ª Brigata di fanteria e il 14 maggio dello stesso anno fu promosso a grado di generalmajor.[3] Nel 1908 assunse il comando della 18ª Infanterietruppendivision di stanza a Ragusa, in Croazia. Il 3 maggio 1909 fu promosso feldmarschallleutnant e nominato capo sezione del Kriegsministerium a Vienna.[3]
Nel 1911 il Capo di stato maggiore dell'esercito General der Infanterie Franz Conrad von Hötzendorf fu rimosso dal suo incarico dopo una disputa con l'Imperatore Francesco Giuseppe I su una possibile guerra preventiva con il Regno d'Italia[3] allora fortemente impegnata nella guerra italo-turca. L'arciduca ereditario Francesco Ferdinando riuscì a far sostituire il ministro della guerra Franz Schönaich con Moritz Auffenberg von Komarów, ma dovette accettare la nomina di Schemua a capo di stato maggiore dell'esercito, avvenuta il 3 dicembre 1911.[1] Assunto tale incarico egli si adoperò subito per una forte l'espansione dell'esercito, e continuò i preparativi, già avviati da Conrad, per un eventuale spiegamento delle truppe in accordo con il capo di stato maggiore tedesco Helmuth Johann Ludwig von Moltke.[1] Ammonì il governo che non si fosse riportato sotto controllo l'atteggiamento bellicistico dei Regni di Serbia e Montenegro l'Impero poteva rassegnarsi a diventare una potenza di secondo piano.[4] Insieme all'arciduca Francesco Ferdinando si recò in visita ufficiale a Berlino per discutere dell'appoggio che i tedeschi avrebbero dato alle truppe austro-ungariche in una eventuale guerra contro l'Impero russo, a causa delle tensioni che allora aleggiavano nei Balcani.[5] Giunti nella capitale tedesca i due ottennero dal Kaiser Guglielmo II appoggio incondizionato alla linea tenuta dall'Imperiale-regio governo, e appoggio militare nel caso di uno scoppio delle ostilità.[6] La guerra non scoppio quell'anno, ma egli diede elaborazione ai piani di guerra divenuti noti come Kriegsfälle R(ussia), B(alcani) e I(talia).[2] e comandò, insieme a Francesco Ferdinando, le grandi manovre dell'esercito tenutesi nel settembre del 1912.[7] a Mezöhegyes in Ungheria.[8] L'aumento del rischio di una guerra nei Balcani riportò Conrad nella posizione perduta il 12 dicembre 1912,[9] e in quello stesso giorno egli fu nominato comandante del XVI Corpo d'armata con Quartier generale a Ragusa, succedendo al generale Lothar von Hortstein.[3] Nel corso del 1912 fu nominato consigliere privato e si occupò di questioni filologiche ed etnografiche, intraprendendo lunghi viaggi di studio.[1] Il 4 novembre 1913 fu promosso a General der Infanterie.[2] Lasciò il comando del XVI Corpo d'armata il 14 febbraio 1914, sostotuito dal generale Wenzel von Wurm, e nell'aprile dello stesso anno subentrò al generale subentrò al generale Alfred Ritter von Ziegler alla guida del II Corpo d'armata di Vienna.[3]
Dopo lo scoppio della prima guerra mondiale, avvenuta nell'agosto 1914, comandò il II Corpo d'armata (4ª e 13ª Divisione) in forza alla 4ª Armata (General der Kavallerie von Auffenberg) nella battaglia di Komarów (26 agosto-2 settembre).[2] Dopo questa vittoriosa battaglia le truppe della 4ª Armata vennero inviate a sud in supporto a quelle della 3ª Armata del generale Rudolf von Brudermann. Tale spostamento causò un varco tra le truppe della 4ª Armata e quelle della 1ª Armata del generale Viktor Dankl von Krasnik in cui si infilò la 3ª Armata russa del generale Nikolaj Vladimirovič Ruzskij. A copertura dell'ala destra della 4ª Armata austro-ungarica si trovava posizionato l'Armeegruppe al comando dell'arciduca Giuseppe Ferdinando d'Asburgo-Lorena. Nove divisioni austro-ungariche si scontrarono con altrettante russe nel corso della battaglia di Rawa (3-11 settembre) terminata con la ritirata delle truppe austro-ungariche.[2] La 5ª Armata russa del generale Pavel Adamovič Pleve aveva attaccato con due corpi d'armata lo Armeegruppe dell'arciduca Giuseppe Ferdinando che fu decimato, e contemporaneamente mandato altri due corpi d'armata a compiere una manovra di aggiramento che minacciò di intrappolare la 4ª Armata austroungarica che dovette ripiegare in disordine, e ciò portò catastrofe completa in Galizia. A metà del mese di settembre lasciò il comando del II Corpo d'armata al generale Johann von Kirchbach su Lauterbach e il 24 settembre 1914 fu incaricato della fortificazione della linea sul Danubio Krems-Bratislava.[2] Dopo che il pericolo di un definitivo attacco russo che avrebbe minacciato di invadere l'Ungheria, si ritirò a vita privata il 23 marzo 1915 e morì nella sua città natale dopo la fine della guerra, il 21 novembre 1920.[3]
Note
Annotazioni
Fonti
- ^ a b c d e f Sondhaus 2000, p.117.
- ^ a b c d e f g h i Österreichisches Biographisches Lexikon.
- ^ a b c d e f g h Oocities.
- ^ McMillan 2020, p.545.
- ^ McMillan 2020, p.547.
- ^ McMillan 2020, p.548.
- ^ Sondhaus 2000, p.118.
- ^ Sondhaus 2000, p.119.
- ^ Sondhaus 2000, p.120.
Bibliografia
- (DE) Peter Broucek, Ein General im Zwielicht – K.u.K. Generalstabsoffizier und Historiker Edmund Glaise von Horstenau, Böhlau Verlag, 1980.
- (DE) Österreich-Ungarns letzter Krieg, Band I, Wien, Militärwissenschaftlicher Verlag, 1931.
- (EN) David Luhrssen, Hammer of the Gods: The Thule Society and the Birth of Nazism, Washington D.C., Potomac Books, Inc., 2012.
- Margaret McMillan, 1914, come la luce si spense sul mondo di ieri, Milano, BUR Rizzoli, 2000, ISBN 978-88-17-14565-7.
- (EN) Lawrence Sondhaus, Franz Conrad Von Hötzendorf: Architect of the Apocalypse, Boston, Humanities Press, Inc., 2000.
- (EN) John R. Schindler, Fall of the Double Eagle: The Battle for Galicia and the Demise of Austria-Hungary, Lincoln, University of Nebraska Press, 2015.
Collegamenti esterni
- (DE) Blasius von Schemua (XML), in Dizionario biografico austriaco 1815-1950.
- (EN) Blasius Schemua, su Oocities, http://www.oocities.org. URL consultato il 12 agosto 2020.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 295560666 · ISNI (EN) 0000 0003 9994 5807 · GND (DE) 1029744785 |
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