British Gas

British Gas
StatoBandiera del Regno Unito Regno Unito
Forma societariaLimited company
Fondazione1812
Sede principaleStaines-upon-Thames, Regno Unito[1]
GruppoGoverno del Regno Unito (1812–1986)

Centrica (1997–)

Persone chiave
  • Chris O'Shea (CEO)
  • Matthew Bateman (direttore generale)
SettoreEnergia
Prodotti
  • Gas naturale
  • Energia elettrica
  • Energia rinnovabile
  • Caldaie e riscaldamento centrale
  • Impianti idraulici
  • Servizi per apparecchi domestici
Sito webbritishgas.co.uk/
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British Gas[2][3] (che in Scozia opera come Scottish Gas[4][5][6]) è un'azienda britannica fornitrice di energia e servizi domestici.

Servendo circa dieci milioni di abitazioni nel Regno Unito, British Gas è stato il più grande fornitore di energia elettrica del Paese, fino al 2024, quando è stato superato da Octopus Energy[7]; rimane invece il più esteso per quanto riguarda il gas. È considerata una delle Big Six che dominano il mercato del gas e dell'elettricità nel territorio britannico[8].

Storia

1812–1948: La fondazione della Gas Light and Coke Company e la sua inclusione nel North Thames Gas Board

Placca commemorativa a Marsham Street

La Gas Light and Coke Company (GLCC) è stata la prima società di servizi pubblici al mondo, fondata da Frederick Albert Winsor e incorporata per atto reale il 30 aprile 1812 sotto il sigillo di Re Giorgio III[9].

Continuò a prosperare per i 136 anni successivi, espandendosi nei servizi domestici e assorbendo molte società più piccole, tra cui la Aldgate Gas Light and Coke Company (1819), la City of London Gas Light and Coke Company (1870), la Equitable Gas Light Company (1871), la Great Central Gas Consumer's Company (1870), Victoria Docks Gas Company (1871), Western Gas Light Company (1873), Imperial Gas Light and Coke Company (1876), Independent Gas Light and Coke Company (1876), London Gas Light Company (1883), Richmond Gas Company (1925), Brentford Gas Company (1926), Pinner Gas Company (1930) e Southend-on-Sea and District Gas Company (1932).

Il 1° maggio 1949, dopo l'approvazione del Gas Act del 1948 da parte del governo laburista di Clement Attlee del dopoguerra, la GLCC divenne la principale componente del nuovo North Thames Gas Board, uno dei dodici enti regionali britannici per il gas[9].

1948–1973: L'istituzione dei consigli di gas di zona e del Gas Council

All'inizio del XX secolo, il mercato del gas nel Regno Unito era gestito principalmente dai consigli di contea e da piccole aziende private. In questo periodo l'uso di un gas infiammabile (spesso noto come "gas di città") convogliato nelle case come combustibile veniva ancora commercializzato ai consumatori, attraverso modalità come il National Gas Congress and Exhibition del 1913. Il gas utilizzato nel XIX e all'inizio del XX secolo era il gas di carbone, ma nel periodo tra 1967 e il 1977, le forniture domestiche britanniche di gas di carbone sono state sostituite dal gas naturale.

Nel 1948, il governo laburista di Clement Attlee ridisegnò l'industria del gas, introducendo il Gas Act 1948. L'atto (alla data di entrata in vigore, il 1° aprile 1949) nazionalizzò l'industria del gas nel Regno Unito e 1062 aziende del gas di proprietà privata e municipale furono fuse in dodici consigli del gas di zona, i cosiddetti "area gas board", ognuno dei quali era un ente separato con una propria struttura di gestione.

I dodici gas boards erano: Eastern, East Midlands, Northern, North Eastern, North Thames, North West, Scottish, Southern, South Eastern, South West, Wales e West Midlands. Ogni consiglio di zona era suddiviso in gruppi geografici o divisioni, spesso ulteriormente suddivisi in distretti più piccoli.

Inoltre, la legge sul gas istituì il Gas Council, la cui costituzione era tale che il controllo spettasse effettivamente ai consigli di zona. Il Consiglio era composto da un presidente e un vicepresidente, entrambi nominati dal ministro, e dai presidenti di ciascuno dei dodici consigli di zona. Il consiglio fungeva da canale di comunicazione con il ministro, intraprendeva trattative sindacali, svolgeva attività di ricerca e fungeva da portavoce dell'industria del gas in generale[10].

Il Gas Act del 1965 spostò l'equilibrio dei poteri al centro: il Gas Council fu equiparato ai consigli di zona, con il potere di prendere in prestito fino a 900 milioni di sterline, di produrre o acquistare gas e di fornire gas all'ingrosso per qualsiasi consiglio di zona[11]. Nel maggio del 1968, il Consiglio del Gas si trasferì in nuovi grandi uffici al 59 Bryanston Street, Marble Arch, Londra.

1973–1986: L'abolizione del Gas Council e la creazione della British Gas Corporation

All'inizio degli anni '70, l'industria del gas fu nuovamente ristrutturata dopo l'approvazione del Gas Act del 1972. L'atto fonde tutti i consigli di zona, crea la British Gas Corporation e abolisce il Gas Council[12].

Fin dall'inizio, la corporazione è stata responsabile dello sviluppo e della manutenzione della fornitura di gas in Gran Bretagna, oltre a soddisfare la domanda di gas in tutto il Paese. La sua direzione, come quella dei consigli di zona, era nominata e supervisionata dal Segretario di Stato per il Commercio e l'Industria fino al 1974, quando tali poteri furono conferiti alla nuova carica di Segretario di Stato per l'Energia e il Cambiamento Climatico.

1986–1997: British Gas quotata alla Borsa di Londra e la campagna "If you see Sid...Tell him"

Il governo conservatore guidato dal primo ministro Margaret Thatcher introdusse il Gas Act del 1986, che portò alla privatizzazione della società, e l'8 dicembre 1986 le sue azioni furono quotate alla borsa di Londra[13]. Per incoraggiare i singoli a diventare azionisti, l'offerta fu intensamente pubblicizzata con la campagna "If you see Sid...Tell him!"[14]. La privatizzazione è stata criticata dal barone Gray di Contin, che ha affermato che essa ha infranto una parte fondamentale del Manifesto dei Conservatori del 1983, secondo cui il partito non avrebbe semplicemente sostituito un monopolio con un altro; all'epoca, British Gas era l'unica organizzazione in grado di fornire gas a chiunque nel Paese[14].

1997–2020: Il trasferimento in Centrica e i tagli di posti di lavoro

Nel febbraio 1997, undici anni dopo la privatizzazione, British Gas plc si è scissa per trasformarsi in una società completamente separata, BG Group.

Le attività di vendita e commercio di gas, servizi e vendita al dettaglio, insieme alle attività di produzione di gas dei giacimenti North e South Morecambe, sono state trasferite in Centrica, che continua a possedere e gestire il marchio di vendita al dettaglio British Gas[15].

Nell'ottobre 2004, British Gas ha acquisito Dyno-Rod.

Nell'aprile 2016, è stato reso noto che la società aveva perso 224.000 clienti, citando come motivo principale di questa perdita i clienti giunti al termine delle loro offerte contrattuali fisse e quindi passati ad altri fornitori[16].

Nello stesso mese, British Gas ha annunciato anche la chiusura di un call center e di un ufficio a Oldbury (West Midlands), con una perdita di circa 680 posti di lavoro[17]. Nel maggio 2018, Centrica ha annunciato che British Gas aveva perso 100.000 clienti dall'inizio dell'anno[18].

British Gas è guidata dall'amministratore delegato Sarwjit Sambhi, che supervisiona un'azienda che fornisce energia e servizi a circa dieci milioni di case e impiega oltre 28.000 dipendenti in tutto il Regno Unito[19]. Altri 700 tagli di posti di lavoro nel Regno Unito sono stati annunciati da Centrica nel luglio 2019, tra le crescenti problematiche del mercato, che includono la perdita di 742.000 clienti nel 2018 e il price cap del governo[20][21].

Un furgone Volkswagen Caddy (2013) di British Gas[22].

La flotta di veicoli

Nel maggio 2007, British Gas ha firmato un accordo che prevedeva la fornitura di 1000 furgoni Volkswagen Caddy all'azienda, dotati di un sistema di scaffalature su misura e di un limitatore di velocità, progettato da Siemens[23]. L'accordo è stato rinnovato nel settembre 2015, con l'acquisto di altri 8000 veicoli[22].

Nel 2020 British Gas ha annunciato l'introduzione di una flotta di furgoni completamente elettrici, mentre tutti i veicoli diesel saranno sostituiti entro il 2025. Attualmente l'azienda sta sostituendo i veicoli diesel con il Vauxhall Vivaro-e[24].

Anni 2020: Lo sciopero generale e varie critiche al servizio

Nell'aprile 2021, British Gas ha modificato i termini e le condizioni contrattuali di migliaia di lavoratori. A coloro che non hanno accettato i cambiamenti entro le ore 12.00 del 14 aprile 2021, è stato detto di lasciare l'azienda. Ciò ha provocato una protesta pubblica per il trattamento dei lavoratori di lunga data, in particolare sui social media e con il sostegno dei sindacati dei lavoratori e del Partito Laburista all'opposizione[25]. In reazione, i dipendenti di British Gas hanno scioperato da gennaio a giugno 2021, quando questi ultimi hanno concordato un nuovo accordo salariale[26].

Nel 2023, British Gas è stata oggetto di critiche dopo una serie di storie mediatiche che hanno messo in evidenza il suo scarso servizio clienti[27] e la pratica di irrompere nelle case per costringere le persone a utilizzare i contatori a pagamento[28]. Dopo un'indagine interna, ha annunciato che non avrebbe più utilizzato l'appaltatore di terze parti[29].

In una revisione del 2023, l'Ofgem, l'ente governativo britannico regolatore del settore dell'energia, ha riscontrato che British Gas presenta "moderate debolezze" nei processi di assistenza ai clienti, come la maggior parte dei fornitori[30]. MoneySavingExpert.com l'ha descritta come la "peggiore azienda in cui trasferirsi" dopo un sondaggio del 2022[31].

Sponsorizzazioni

British Gas è stata attivamente coinvolta in sponsorizzazioni sportive, tra cui un accordo di sei anni con la squadra di nuoto britannica, iniziato nel marzo 2009, che dovrebbe fruttare alla squadra 15 milioni di sterline[32], e dal 2006 al 2009 ha sponsorizzato la Southern Football League inglese[33].

L'ampia pubblicità televisiva dell'azienda ha visto la partecipazione di molti personaggi di alto profilo; all'inizio degli anni '90, una pubblicità includeva Cheryl Tweedy da piccola, più di dieci anni prima dell'inizio della sua carriera musicale pop[34].

Nel novembre 2012, l'Information Commissioner's Office ha pubblicamente elencato British Gas come una delle aziende su cui nutriva preoccupazioni a causa di chiamate telefoniche non richieste per il marketing; le preoccupazioni erano basate su reclami. In risposta, British Gas ha dichiarato: "Sosteniamo gli standard più elevati quando contattiamo le persone nelle loro case e utilizziamo le informazioni di contatto solo se abbiamo il permesso esplicito di farlo"[35].

Nel luglio 2014, l'ente regolatore Ofgem ha raggiunto un accordo con British Gas affinché l'azienda paghi un milione di sterline di risarcimento a centinaia di persone, alle quali i consulenti di British Gas avevano consigliato di passare da altri fornitori a British Gas utilizzando affermazioni esagerate[36].

Il 20 settembre 2015, British Gas ha lanciato uno spot pubblicitario che includeva la sua nuova mascotte, Wilbur il pinguino.

Nel 2023, British Gas ha iniziato una partnership quinquennale con la British Olympic Association e la British Paralympic Association[37].

Gestori della rete di distribuzione

British Gas è un fornitore di gas ed elettricità per le abitazioni di tutto il Paese. Tuttavia, l'infrastruttura (tubi) che fornisce il gas ai consumatori è di proprietà di altre società che ne curano la manutenzione. Allo stesso modo, la rete di torri e cavi che distribuisce l'elettricità è gestita dagli operatori della rete di distribuzione (DNO), che variano da regione a regione, e non dall'azienda. Pertanto, come per gli altri fornitori di energia elettrica, in caso di interruzione dell'energia elettrica è necessario contattare il DNO appropriato, piuttosto che British Gas o un altro fornitore di energia elettrica[38].

Note

  1. ^ See all our locations in the UK and Republic of Ireland (PDF), su centrica.com. URL consultato il 6 luglio 2024 (archiviato dall'url originale il 1º marzo 2016).
  2. ^ British Gas è il nome commerciale di British Gas Services Limited e British Gas New Heating Limited, entrambe controllate di Centrica.
  3. ^ (EN) Legal information - British Gas, su www.britishgas.co.uk. URL consultato il 6 luglio 2024.
  4. ^ (EN) Scottish Gas raises prices again, 27 luglio 2006. URL consultato il 6 luglio 2024.
  5. ^ (EN) Search for a trade mark - Intellectual Property Office, su web.archive.org, 19 dicembre 2021. URL consultato il 6 luglio 2024 (archiviato dall'url originale il 19 dicembre 2021).
  6. ^ (EN) ScottishPower, SSE, Scottish Gas, Outfox & Octopus: Best and worst energy firms for customer satisfaction, su The Herald, 25 gennaio 2021. URL consultato il 6 luglio 2024.
  7. ^ (EN) Retail market indicators | Ofgem, su www.ofgem.gov.uk. URL consultato il 6 luglio 2024.
  8. ^ (EN) Millions face rise in energy bills, su web.archive.org, 14 ottobre 2012. URL consultato il 6 luglio 2024 (archiviato dall'url originale il 14 ottobre 2012).
  9. ^ a b AIM25 collection description, su web.archive.org, 21 gennaio 2016. URL consultato il 6 luglio 2024 (archiviato dall'url originale il 21 gennaio 2016).
  10. ^ Williams, Trevor I. (1981). A History of the British Gas Industry. Oxford University Press. pp. 116–7.
  11. ^ Williams, Trevor I. (1981). A History of the British Gas Industry. Oxford University Press. p. 232.
  12. ^ (EN) Gas Act 1972, su legislation.gov.uk. URL consultato il 6 luglio 2024.
  13. ^ (EN) Jill Insley, Tell Sid that British Gas shares are now worth a packet, in The Observer, 12 novembre 2011. URL consultato il 7 luglio 2024.
  14. ^ a b 1986: British Gas privatisation and the search for Sid, su www.ft.com. URL consultato il 7 luglio 2024.
  15. ^ Centrica plc - Investors - Investment information - Share history - Demerger, su web.archive.org, 3 febbraio 2014. URL consultato il 7 luglio 2024 (archiviato dall'url originale il 3 febbraio 2014).
  16. ^ (EN) British Gas loses 224,000 customers, owner Centrica says, in BBC News, 18 aprile 2016. URL consultato il 7 luglio 2024.
  17. ^ (EN) British Gas to axe 680 jobs in Oldbury site closure plan, in BBC News, 20 aprile 2016. URL consultato il 7 luglio 2024.
  18. ^ (EN) Adam Vaughan, British Gas loses 100,000 customer accounts since start of year, in The Guardian, 14 maggio 2018. URL consultato il 7 luglio 2024.
  19. ^ (EN) About us - British Gas, su www.britishgas.co.uk. URL consultato il 7 luglio 2024.
  20. ^ (EN) Centrica to cut 700 jobs amid 'growing challenges', su Sky News. URL consultato il 7 luglio 2024.
  21. ^ (EN) Alan White, Talia Shadwell, British Gas owner Centrica to axe 700 jobs amid 'growing challenges', su The Mirror, 19 giugno 2019. URL consultato il 7 luglio 2024.
  22. ^ a b (EN) Glynn Williams, British Gas goes for another 8,000 Caddy vans, su businessvans.co.uk, 18 ottobre 2015. URL consultato il 7 luglio 2024.
  23. ^ (EN) murthyvittala, VW's British Gas deal kicks off, su Businesscar, 21 agosto 2007. URL consultato il 7 luglio 2024.
  24. ^ (EN) Our electric vehicle van fleet roll-out - British Gas, su www.britishgas.co.uk. URL consultato il 7 luglio 2024.
  25. ^ (EN) Jillian Ambrose, Hundreds of British Gas engineers to lose jobs in ‘fire and rehire’ scheme, in The Guardian, 14 aprile 2021. URL consultato il 7 luglio 2024.
  26. ^ (EN) Edward Thicknesse, GMB calls off British Gas strike after 44 days, su CityAM, 20 luglio 2021. URL consultato il 7 luglio 2024.
  27. ^ (EN) Tom Haynes, How British Gas let down a nation, in The Telegraph, 15 gennaio 2023. URL consultato il 7 luglio 2024.
  28. ^ (EN) Paul Morgan-Bentley, Head of Investigations I. Video by Kasia Sobocinska and Stephanie Bosset, Exposed: How British Gas debt agents break into homes of vulnerable, su www.thetimes.com, 7 luglio 2024. URL consultato il 7 luglio 2024.
  29. ^ (EN) Paul Morgan-Bentley, Head of Investigations, British Gas sacks debt collectors who broke into homes of vulnerable, su www.thetimes.com, 7 luglio 2024. URL consultato il 7 luglio 2024.
  30. ^ (EN) Ofgem completes review of suppliers' customer service and complaints handling | Ofgem, su www.ofgem.gov.uk, 2 febbraio 2023. URL consultato il 7 luglio 2024.
  31. ^ (EN) Petar Lekarski, British Gas is the worst firm to be moved to if your energy firm goes bust, MSE survey of 12,000 people shows, su moneysavingexpert.com, 7 marzo 2022. URL consultato il 7 luglio 2024.
  32. ^ British Gas to sponsor British swimming team | More than the games, su web.archive.org, 24 marzo 2009. URL consultato il 7 luglio 2024 (archiviato dall'url originale il 24 marzo 2009).
  33. ^ Kentishfootball.co.uk - British Gas sponsor Southern League, su web.archive.org, 20 luglio 2013. URL consultato il 7 luglio 2024 (archiviato dall'url originale il 20 luglio 2013).
  34. ^ (EN) Before They Were Famous: Celebs In Ads, su HuffPost UK, 3 febbraio 2012. URL consultato il 7 luglio 2024.
  35. ^ (EN) Commissioner names firms over 'nuisance' marketing calls, in BBC News, 15 novembre 2012. URL consultato il 7 luglio 2024.
  36. ^ Britain News - BG pays compensation for mis-sold contracts, su web.archive.org, 14 luglio 2014. URL consultato il 7 luglio 2024 (archiviato dall'url originale il 14 luglio 2014).
  37. ^ (EN) British Gas joins Team GB and ParalympicsGB ahead of Paris 2024 | Team GB, su www.teamgb.com. URL consultato il 7 luglio 2024.
  38. ^ (EN) Policy and regulatory programmes | Ofgem, su www.ofgem.gov.uk. URL consultato il 7 luglio 2024.

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