Corrado Guglielminotti
Corrado Guglielminotti | |||||||
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Nazionalità | Italia | ||||||
Calcio | |||||||
Ruolo | Attaccante | ||||||
Carriera | |||||||
Squadre di club1 | |||||||
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1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | |||||||
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Corrado Guglielminotti (Biella, 1901 – Biella, 1984) è stato un calciatore italiano, di ruolo attaccante.
Carriera
Nato a Biella nel 1901, milita nella Biellese fin dalla sua fondazione nel 1919, divenendone capitano nel 1924[1]. Nel 1920-21 svolge il servizio militare al centro sportivo di educazione fisica nel corpo d'armata di Milano. Con la squadra calcistica del corpo d'armata vince il campionato nazionale militare e nel 1923, convocato nella rappresentativa piemontese, disputa una partita contro la rappresentativa veneta. Nel 1927 riceve la convocazione nella nazionale B[2]. Disputa 30 partite e segna 4 gol con la Biellese nel campionato di Divisione Nazionale 1928-1929 (il massimo campionato dell'epoca)[3]. Con i piemontesi totalizza altre 31 presenze e 4 reti nel campionato di Serie B 1929-1930[4].
Dopo il ritiro, nel novembre 1931 diventa direttore tecnico della Biellese subentrando a Quinto Meola[5]. Nell'ottobre 1932 Guglielminotti viene premiato con un orologio d'oro «a nome di una vasta schiera di appassionati biellesi del calcio»[6]. In ambito extrasportivo, svolge la professione di odontotecnico[7].
Si spegne a Biella nell'ottobre 1984 all'età di 82 anni (i funerali si svolgono il 10 ottobre)[8].
Note
- ^ Il Biellese del 20 luglio 1926.
- ^ "L'eco di Biella" dell'11 ottobre 1984.
- ^ La Biblioteca del Calcio, 1928-1929, Geo Edizioni, p. 78.
- ^ La Biblioteca del Calcio, 1929-1930, Geo Edizioni, p. 53.
- ^ Il Popolo Biellese del 9 novembre 1931.
- ^ Il Popolo Biellese del 27 ottobre 1932.
- ^ "Eco di Biella" del 9 maggio 1988.
- ^ "Il Biellese" del 16 ottobre 1984, "L'eco di Biella" dell'11 ottobre 1984 (per la data dei funerali); a p. 10 dello stesso numero viene affermato che morì martedì (dunque il 9 ottobre, nell'ipotesi che fosse il martedì della stessa settimana). "L'eco di Biella" del 1º novembre 1984 annunciò che il trigesimo si sarebbe celebrato il 4 novembre 1984; da questo dato è possibile dedurre che fosse morto il 5 ottobre (che tuttavia era un venerdì, non un martedì).