Diocesi di Castello Jabar

Castello Jabar
Sede vescovile titolare
Dioecesis Castelliiabarensis
Chiesa latina
Vescovo titolareJoão Miranda Teixeira
Istituita1933
StatoAlgeria
Diocesi soppressa di Castello Jabar
Eretta?
Soppressa?
Dati dall'annuario pontificio
Sedi titolari cattoliche
Manuale

La diocesi di Castello Jabar (in latino: Dioecesis Castelliiabarensis) è una sede soppressa e sede titolare della Chiesa cattolica.

Storia

Castello Jabar, nell'odierna Algeria, è un'antica sede episcopale della provincia romana della Mauritania Cesariense.

Unico vescovo conosciuto di questa diocesi africana è Mattasio, il cui nome appare al 65º posto nella lista dei vescovi della Mauritania Cesariense convocati a Cartagine dal re vandalo Unerico nel 484; Mattasio, come tutti gli altri vescovi cattolici africani, fu condannato all'esilio.[1]

Dal 1933 Castello Jabar è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica; dal 13 maggio 1983 il vescovo titolare è João Miranda Teixeira, già vescovo ausiliare di Porto.

Cronotassi

Vescovi residenti

  • Mattasio † (menzionato nel 484)

Vescovi titolari

  • Honorato Piazera, S.C.I. † (12 febbraio 1966 - 17 novembre 1973 succeduto vescovo di Lages)
  • João Miranda Teixeira, dal 13 maggio 1983

Note

  1. ^ Mandouze, Prosopographie de l'Afrique chrétienne, p. 714, Mattasius.

Bibliografia

  • (LA) Pius Bonifacius Gams, Series episcoporum Ecclesiae Catholicae, Leipzig, 1931, p. 465
  • (LA) Stefano Antonio Morcelli, Africa christiana, Volume I, Brescia, 1816, p. 127
  • (FR) Anatole Toulotte, Géographie de l'Afrique chrétienne. Maurétanies, Montreuil-sur-mer, 1894, pp. 59-60
  • (FR) Joseph Mesnage, L'Afrique chrétienne, Paris, 1912, p. 490
  • (FR) André Mandouze, Prosopographie chrétienne du Bas-Empire, 1. Prosopographie de l'Afrique chrétienne (303-533), Paris, Éditions du Centre National de la Recherche Scientifique, 1982

Collegamenti esterni

  • (EN) La sede titolare nel sito di www.catholic-hierarchy.org
  • (EN) La sede titolare nel sito di www.gcatholic.org
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