Distretti Autonomi Polacchi

I Distretti Autonomi Polacchi furono creati nelle repubbliche sovietiche di Bielorussia e Ucraina nel tentativo di dar vita al postulato del leninismo riguardo al diritto delle nazioni all'autodeterminazione.

Dzierżyńszczyzna

Dzierżyńszczyzna fu un Distretto Autonomo Polacco in Bielorussia. Fu creato il 15 marzo 1932 con capoluogo a Dzierżyńsk (Dzjaržynsk, Dzeržynsk, prima conosciuta come Kojdanów). Fu chiamato come il bolscevico di stirpe polacca, Feliks Dzeržinskij.

Fu creato presso Minsk, vicino al confine polacco-sovietico dell'epoca.

Marchlewszczyzna

Marchlewszczyzna fu il Distretto Autonomo Polacco dell'Ucraina, creato nel 1926, con capoluogo a Marchlewsk (prima conosciuto come Dołbysz o Dowbysz, attualmente Довбиш - Dovbyš in Ucraina). Prese il nome dal bolscevico polacco Julian Marchlewski.

Fu creato in Volinia, a 100 km ad ovest di Žytomyr.

Scioglimento

I distretti polacchi furono tra quelli che si opposero alla collettivizzazione e all'ateizzazione sovietica. Per ragioni politiche, in quelle aree non furono applicate inizialmente misure drastiche; infine, però, entrambi i distretti furono sciolti nel 1935 alla vigilia della Grande Purga e gran parte della classe amministrativa fu giustiziata. Molti uomini furono uccisi, le donne i bambini furono deportati in Kazakistan. Più di 50.000 polacchi furono assassinati in luoghi come Kurapaty o Vinnycja, molti altri furono uccisi o morirono di fame in Kazakhstan.

Voci correlate

Collegamenti esterni

  • (PL) Polskie rejony autonomiczne w Związku Sowieckim, su geocities.com. URL consultato il 1º febbraio 2008 (archiviato dall'url originale il 18 marzo 2008).
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