Dogmatica giuridica

La dogmatica giuridica è una scienza giuridica secondo la quale «i concetti generali e astratti del diritto devono essere elaborati sulla base di norme esistenti perché esistenti», cioè come dogmi.

Storia

Si sviluppò in Europa partendo dal formalismo giuridico tra la fine del XIX secolo e l'inizio del successivo ed è considerata la linea di pensiero da cui poi originerà la cosiddetta giurisprudenza dei concetti in opposto alla giurisprudenza degli interessi. La sua caratteristica principale è il formalismo che prevedeva che l'interprete di una norma dovesse attenersi rigidamente al sistema concettuale voluto dal legislatore senza introdurre alcun elemento esterno come etica o economia. Dunque, la dogmatica giuridica si inserisce nel capo del positivismo giuridico rifiutando qualsiasi applicazione del giusnaturalismo. I suoi maggiori esponenti, furono Adolf Merkel, August Thon, Ernst Rudolf Bierling e Karl Magnus Bergbohm. Carl Friedrich von Gerber estese tale modello a diritto pubblico.[1][2]

Note

  1. ^ Dogmatica giuridica, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
  2. ^ Fassò, 2020, pp. 180-183.

Bibliografia

  • Guido Fassò, Ottocento e Novecento, in Carla Faralli (a cura di), Storia della filosofia del diritto, Roma, Laterza, 2020, ISBN 978-88-593-0061-8, SBN IT\ICCU\CFI\1026949.

Voci correlate

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