Enrico Accatino
Enrico Accatino (Genova, 22 agosto 1920 – Roma, 16 luglio 2007) è stato un pittore, scultore, progettista e teorico dell’educazione artistica italiano.
Biografia
Nasce a Genova in un contesto di tradizione contadina e commerciale da una famiglia originaria del Monferrato, la terra “idealizzata” che diventerà soggetto dei suoi primi lavori giovanili.
Il periodo figurativo
A 14 anni inizia a disegnare, sperimentando la difficile situazione dell'autodidatta. Alla ricerca di stimoli e consensi si reca prima da Carlo Carrà, con il quale non entra in sintonia, e quindi da Felice Casorati, che lo accoglie, appena diciottenne, nel suo studio privato di Torino. Frequenta i corsi dell'Accademia Albertina, ma trova l'insegnamento troppo lontano dalla sua visione. Durante la seconda guerra mondiale, fante nel sud Italia presso il 42º Battaglione, stringe amicizia con altri giovani intellettuali come Michele Prisco, Mario Pomilio e Gino Montesanto. Terminato il conflitto si trasferisce a Roma e si diploma presso l'Accademia di Belle Arti, dopo aver dato vita, insieme a Achille Perilli e Rosanna Lancia alla prima contestazione studentesca del dopoguerra, contro le istituzioni e la vita accademica.
Nel 1947, insieme all'amico e scultore Mino Guerrini decide di recarsi a Parigi, dove Accatino riesce finalmente a confrontarsi con le nuove tendenze dell'arte europea, e dove frequenterà per quasi due anni maestri come Gino Severini, Alberto Giacometti, Eduard Pignon, Henri Laurens. Alla fine del viaggio rientra in Italia dove sviluppa un'arte figurativa ispirata a motivi sociali. Entra quindi in rapporto con altri artisti di matrice realista, diversi per temperamento e riferimenti culturali Roberto Melli, Fausto Pirandello. Renato Guttuso, per incoraggiarlo, arrivò addirittura ad acquistargli le sue opere più espressioniste, senza convincerlo ad affiancarlo nella militanza politica, come emerge dall'interessante epistolario.
Vinta la medaglia d'oro alla Biennale di Salisburgo la sua produzione artistica si va via via orientando verso grandi "Cicli" figurativi, come quelli delle Madri, dei Pescatori, degli Annegati, della Mattanza, quest'ultimo ispirato dall'esperienza di 5 mesi come "tonnarotto" presso la tonnara di Carloforte, in Sardegna. Nel 1951 si aggiudica la prima edizione del Premio Marzotto, confermandosi come uno dei più interessanti giovani talenti della pittura italiana del dopoguerra.
L'astrattismo
La sua produzione in seguito mutò, ponendo fine alla stagione figurativa. I primi quadri aniconici, dalla forte caratterizzazione geometrica sostenuta dalle vibrazioni di colori controllati (grigi, bianchi, neri, bruni, rugginosi, azzurri),[senza fonte] sono databili a partire dalla metà degli anni cinquanta. Prende così vita una pittura severa, priva di compiacimento, che sorprende il mercato, ma che oggi permette di affiancare il suo nome a quello dei grandi maestri dell’informale e dell’astrattismo degli anni ’50 e ’60[senza fonte] ideale punto di congiunzione tra la pittura italiana e l'esempio rigoroso di Nicolas De Staël. Da allora il motivo conduttore della sua produzione grafica, pittorica e tridimensionale sarà la "circolarità": cerchi, dischi, mandala, declinati attraverso incisioni, sovrapposizioni, collage (le ormai celebri "Carte Costruite"). Una ricerca che proseguirà, ininterrotta, sino agli ultimi mesi di vita.
Attento studioso e teorico dell'arte, Accatino motivò sempre le sue scelte su categorie estetiche, sperimentando le più diverse tecniche espressive (pittura, disegno, scultura, mosaico. Acquistato negli anni '70 il torchio di Ottone Rosai realizzò numerose opere grafiche, spesso prodotte come monotipi.
Fu inoltre tra i primi a diffondere la cultura della tessilità e dal 1966 si dedicò al rilancio dell'arazzo come linguaggio per soluzioni bi-tridimensionali (diaframma), promuovendo la fiber art, in tutta Italia, rappresentando la nazione alla prima Biennale de la Tapisserie di Losanna, arrivando a realizzare una "proposta agli architetti", vero e proprio manifesto dell'arte tessile ripreso da molte testate di architettura e design, elogiato da Bruno Munari.
In questo percorso come cartonnier formò e coinvolse decine di operatori, rivitalizzando le manifatture di Penne, Castelmassa, Monopoli, Milano, Sassari, promuovendo decine di corsi di aggiornamento, divenendo uno dei maggiori esponenti dell'arte tessile. Su questo tema scrisse anche una Proposta agli Architetti per l'inserimento dell'arte tessile nella nuova architettura contemporanea.
Sposatosi con la poetessa e scrittrice Ornella Angeloni, coautrice di molte sue pubblicazioni e scritti, ha avuto tre figli. A partire dagli anni '50 ha sempre vissuto a Roma, aprendo prima lo studio presso Via Chiana, e infine a Via Agri, un punto di incontro di artisti e appassionati d'arte. Dopo la morte una serie di allagamenti hanno obbligato gli eredi a spostare lo studio, ricostruendolo, a San Basilio.
Collocazione delle opere
Nel corso della sua intensa attività artistica ha ottenuto importanti riconoscimenti nazionali e internazionali, ha partecipato alla Quadriennale di Roma e alla Triennale di Milano. Sue opere sono conservate presso musei e collezioni private: Galleria nazionale d'arte moderna e contemporanea di Roma, Collezioni Permanenti di Arte Moderna dei Musei Vaticani, Simon Wiesenthal Foundation di Los Angeles, Museo della Scultura Contemporanea di Matera MUSMA, MAGI '900 di Pieve di Cento (BO). Nel 1980 il Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro gli ha conferito la Medaglia d'Oro quale Benemeriti della cultura e dell'arte.
Didattica delle arti visive
In parallelo all'attività artistica Enrico Accatino è stato tra i primi in Italia a modernizzare la didattica delle arti visive. Dal 1960 al 1964 registra con la Rai centinaia di trasmissioni televisive (ciclo Telescuola - Non è mai troppo tardi), organizza quindi incontri con formatori e docenti, partecipa alla redazione del nuovo programma della Scuola Media, realizzando in seguito testi di Educazione artistico-visiva e Storia dell'Arte che sarebbero divenuti fondamentali per il rinnovamento della disciplina (Forma Colore Segno, Percezione Creatività Lettura dell'Opera, Edart). Opere che costituiranno, di fatto, la base della riforma scolastica del 1966. A partire dagli anni '60, superando i tradizionali confini dell'handicap proporrà i linguaggi dell'arte come esperienza nelle disabilità mentali, soprattutto tra i bambini e in età scolare, realizzando alcuni progetti pilota e mostre didattiche, iniziando una collaborazione con il pedagogista Carlo Piantoni.
Bibliografia
- Madeleine Jarry, La Tapisserie, art du XXème siècle, Office du Livre Paris Fribourg, 1974.
- Giorgio di Genova, Enrico Accatino - La circolarità dello Spirito, Istituto Grafico Editoriale, Roma, 1991.
- Francesca Franco, Enrico Accatino - Dal realimo all'astrazione alla sintesi delle arti, Introduzione di Giuseppe Appella, De Luca Editore, Roma, 2005.
Filmografia
- Accatino un maestro dell'arazzo (15') di Giovanni Esposito (Premio Qualità Ministero dello Spettacolo), 1976.
- L'arte di Enrico Accatino (25') di Duilio Miloro, 1992.
Altri progetti
Altri progetti
- Wikimedia Commons
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Enrico Accatino
Collegamenti esterni
- Sito ufficiale, su enricoaccatino.com (archiviato dall'url originale il 9 gennaio 2014).
- Archivio Enrico Accatino, su enricoaccatino.com. URL consultato il 1º settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 29 maggio 2013).
- Enrico Accatino, su archivioitaliano.blogspot.com. URL consultato il 27 febbraio 2024.
V · D · M | |
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Pittura | 1953 Carlo Carrà · 1954 Filippo de Pisis · 1955 Silvio Livio Rossi · 1956 Felice Carena · 1958 Giuseppe Santomaso · 1960 Renato Guttuso · 1962 Lucio Fontana, Sebastian Matta · 1964 Alberto Burri, Wilfredo Lam · 1966 Arman |
Letteratura | 1951 Amedeo Maiuri · 1952 Giovanni Papini · 1953 Guelfo Civinini, Corrado Govoni, Aldo Palazzeschi · 1954 Alberto Moravia · 1955 Ardengo Soffici · 1956 Bruno Cicognani, Eugenio Montale · 1957 Mario Luzi, Umberto Saba (postumo) · 1959 Riccardo Bacchelli · 1961 Gianna Manzini · 1963 Vasco Pratolini · 1965 Ignazio Silone |
Letteratura per ragazzi | 1955 Folco Quilici · 1956 Guglielmo Bonuzzi, Pietro Sissa, Francesco Valori · 1957 Dino Salvatore Berretta, Roberto Costa |
Filologia | 1952 Margherita Guarducci |
Medicina e Chirurgia | 1954 Francesco Cedrangolo, Silvio Garattini, Tommaso Lucherini, Pietro Valdoni · 1957 Michele Arslan, Ida Bianco, Vittorio Erspamer, Ezio Silvestroni, Luigi Villa · 1959 Sergio Abeatici, Luigi Campi, Raoul De Nunno, Francesco Morino, Gian Franco Rossi, Alberto Zanchetti · 1961 Giovanni Marcozzi · 1963 Vincenzo G. Longo · 1965 Enrico Greppi · 1967 Giovanni Felice Azzone |
Musica | 1956 Mario Zafred · 1960 Ildebrando Pizzetti · 1962 Jacopo Napoli · 1964 Giselher Klebe · 1966 Franco Donatoni · 1968 Marius Constant |
Economia | 1952 Marco Fanno · 1953 Rodolfo Benini · 1954 Corrado Gini · 1956 Luigi Einaudi · 1958 Pasquale Jannaccone · 1960 Costantino Bresciani Turroni · 1962 Giorgio Mortara · 1965 Gustavo Del Vecchio · 1967 Pasquale Saraceno |
Teatro | 1955 Federico Zardi · 1957 Luigi Squarzina · 1959 Giorgio Prosperi · 1961 Diego Fabbri · 1963 Domenico Campana · 1966 Paul Willems · 1968 Natalia Ginzburg |
Giornalismo | 1951 Yvon De Begnac · 1955 Luigi Romersa, Nantas Salvalaggio · 1956 Corrado Calvo, Corrado Pizzinelli, Giuseppe Ravegnani, Giorgio Vecchiato · 1957 Indro Montanelli, Vittorio Zincone · 1959 Luigi Emery · 1961 Luigi Barzini · 1965 Egisto Corradi, Alberto Ronchey, Dario Zanelli · 1967 Gaspare Barbiellini Amidei, Giuseppe Maranini, Alberto Giovannini |
Premio Editoriale | 1953 Arnoldo Mondadori · 1956 Neri Pozza, Francesco Vallardi, Enrico Vallecchi · 1957 Luciano De Feo, Mario Pozzi · 1959 Fernando Vallerini · 1960 Antonino Giuffrè · 1961 Paolo Boringhieri, Lia Minneci La Vecchia, Arnoldo Mondadori, Vieri Paoletti · 1964 Sebastiano Genovese |
Storia e Filosofia | (S) 1952 Gioacchino Volpe · 1956 Carlo Guido Mor · 1961 Luigi Salvatorelli · (F) 1953 Ugo Spirito, Luigi Stefanini · 1959 Rodolfo Mondolfo |
Agraria e Alimentazione | (Ag) 1952 Renato Perotti · 1953 Gino Passerini · 1954 Arrigo Serpieri · 1956 Mario Bonvicini, Orfeo Turno Rotini · 1958 Ugo Pratolongo · (Al) 1952 Guido De Marzi · 1953 Pier Giovanni Garoglio · 1958 Sabato Visco |
Scienze Pedagogiche Educazione Civica | (SP) 1965 Giovanni Calò · (EC) 1956 Giovan Battista Artusio, Bruno Betta, Sara Giusti, Enzo Jemma |
Premio Internazionale delle Culture | 1966 UNESCO · 1968 Consiglio d'Europa |
Critica e Storia Letteraria Storia dell'Arte | (CSl) 1952 Giuseppe Antonio Borgese, Ettore Lo Gatto · 1954 Mario Praz · 1957 Quintino Cataudella, Italo Siciliano · 1963 Giovanni Macchia · (SdA) 1955 Mario Salmi |
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