Giardino dei Ciucioi
Giardino dei Ciucioi | |
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Panorama del giardino dei Ciucioi da sud | |
Ubicazione | |
Stato | Italia |
Località | Lavis |
Indirizzo | Piazza San Lazzaro |
Caratteristiche | |
Tipo | giardino |
Inaugurazione | 1860 |
Mappa di localizzazione | |
Sito web | |
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Il giardino Bortolotti, meglio noto come giardino dei Ciucioi, è un giardino terrazzato ottocentesco situato a pochi passi dal centro storico del comune di Lavis, gestito dall'Ecomuseo Argentario.
Storia
Il giardino fu ideato e realizzato per volontà dell'imprenditore Tommaso Bortolotti, stimato cittadino ed ex sindaco di Lavis. La costruzione del giardino durò circa 20 anni e fu condotta tra il 1840 e il 1860 a seguito di un investimento di oltre 60.000 fiorini dell'epoca.[1]
Il giardino ospitava piante rare ed esotiche disposte in due serre vetrate tra cui palme, magnolie, limoni, aranci, nespole del Giappone, piante officinali ed aromatiche.[2]
Durante la Grande guerra il giardino subì diversi danni e nel corso degli anni, nonostante alcuni interventi di manutenzione, il Giardino perse l'antico splendore e si ridusse l'interesse per il monumento.[2]
Nel 1999 il giardino è stato acquistato dal Comune di Lavis, che l'ha sottoposto a restauro negli anni seguenti, e dal 2019 è accessibile con visite guidate curate dall'Ecomuseo Argentario[3].
Descrizione
«A chi viaggiando sulla ferrovia elettrica Trento-Malè o sulla strada ereriale per il Brennero, imbocca il ponte di Lavis, si presenta una fantastica scena di mura merlate, di balconi pensili, di serre e di terrazze che ad onta delle ingiurie del tempo decorano l'ultima falda meridionale del colle detto Il Paion, con una varietà appariscente di linee e di colori.»
(Carlo Sette, Il Giardino Bortolotti detto Ciucioi in Lavis, 1927)
Il giardino dei Ciucioi è un esempio di architettura romantica che integra elementi eclettici e pittoreschi ottocenteschi. Si sviluppa in un percorso a rampa elicoidale, alla cui sommità si trova la casa del giardiniere, in cui si susseguono terrazzamenti e curiose strutture: la facciata di una chiesa neogotica; un castello con porticato; un criptoportico; una loggia rinascimentale; guglie moresche.[4]
Note
- ^ Andrea Casna, La rinascita del Giardino dei Ciucioi, L'Adige, 26 agosto 2010
- ^ a b Copia archiviata, su comune.lavis.tn.it. URL consultato il 12 dicembre 2016 (archiviato dall'url originale l'8 dicembre 2016).
- ^ Il Giardino dei Ciucioi, su Ecomuseo Argentario. URL consultato il 12 agosto 2022.
- ^ http://www.pianarotaliana.it/Scopri-ed-Esplora/Luoghi-di-cultura/Giardino-dei-Ciucioi
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Collegamenti esterni
- Sito ufficiale, su ecoargentario.it.