Grotta di San Catello
Grotta di San Catello | |
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Stato |
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Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Comune | ![]() |
Altitudine | 1 250 m s.l.m. |
Coordinate | 40°39′14.09″N 14°29′56.7″E40°39′14.09″N, 14°29′56.7″E |
![]() ![]() Grotta di San Catello | |
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La grotta di San Catello è una grotta ubicata a Pimonte, sul monte Faito.
Storia e descrizione
Secondo la tradizione, la grotta è il luogo dove il vescovo di Stabia Catello, da cui il luogo prende il nome, e il suo amico Antonino, solevano rifugiarsi in eremitaggio per pregare e meditare: si narra che proprio nell'antro, sia apparso al futuro vescovo di Castellammare di Stabia, l'arcangelo Michele, ordinando di costruire un tempio in suo onore[1].
Nelle vicinanze della grotta è presente la cosiddetta "ciapa del diavolo", che leggenda vuole sia l'impronta lasciata da Satana mentre fuggiva scacciato da san Michele, e la sorgente dell'acqua Santa, che si narra fosse sgorgata dopo che la roccia venne colpita da una freccia scagliata dall'arcangelo contro il demonio[1].
La grotta, posta ad un'altezza di 1 250 metri[2], è raggiungibile tramite una deviazione del sentiero dell'Angelo, numerato dal CAI come 350b[2]: la mulattiera da percorrere può essere scivolosa e presenta zone esposte[2]. All'interno della spelonca è posta una statua di San Catello, mentre la vegetazione nei dintorni è prevalentemente di tassi e sottobosco come ciclamini e agrifogli[1].
Note
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/a/a8/Regione-Campania-Stemma.svg/20px-Regione-Campania-Stemma.svg.png)
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/53/Jordens_inre.svg/24px-Jordens_inre.svg.png)