Isola (Bene Vagienna)

Isola
frazione
Isola – Veduta
Isola – Veduta
Vista della frazione dal ponte autostradale
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Piemonte
Provincia Cuneo
Comune Bene Vagienna
Territorio
Coordinate44°30′03.42″N 7°48′13.28″E44°30′03.42″N, 7°48′13.28″E (Isola)
Altitudine385 m s.l.m.
Abitanti360[1] (2011)
Altre informazioni
Cod. postale12041
Prefisso0172
Fuso orarioUTC+1
Nome abitantiIsolesi
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Isola
Isola
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Isola (Ìsola in piemontese) è la frazione più grande di Bene Vagienna, ha circa 330 abitanti (ne aveva 1.000 nel 1900) ed una propria parrocchia.

Origine del nome

Il nome Isola probabilmente deriva dal fatto che la frazione nel 1600 era collegata a Bene Vagienna solo per mezzo di una passerella che superava il torrente Mondalavia; durante le alluvioni gli abitanti rimanevano isolati (isolà in piemontese significa isolato) e i morti venivano tenuti in casa anche per 10 giorni. Perciò nel 1691 fu istituita la parrocchia e concesso il cimitero.

Prima di assumere questo nome, la frazione Isola si chiamava borgata di Sant'Antonio.

La chiesa

La chiesa parrocchiale di Sant'Antonio Abate

La chiesa parrocchiale è dedicata a Sant'Antonio abate, santo popolare nel mondo agricolo.

L'esterno

La memoria più antica che si ha di una chiesa rurale con un prete residente risale a inizio Seicento; quella chiesa corrispondeva all'attuale presbiterio che fu costruito alla fine del Cinquecento. La chiesa fu ingrandita e, nel 1691, venne costituita parrocchia e praticamente da allora ha avuto un parroco e un curato. Solo ora è retta unicamente da un parroco che, pur avendo la propria abitazione ad Isola, regge anche le parrocchie di Podio e Gorra.

Il campanile è più recente; costruito intorno al 1800 tutto in mattoni, si dice, provenienti da una fornace di San Giovanni Perucca (Trinità).

Anche la facciata romanica è più recente dell'interno e in particolar modo del presbiterio.

L'interno

Nel presbiterio vi sono degli affreschi che rappresentano la raccolta della manna nel deserto, e l'Ultima Cena e sulla volta Io sono la Via la Verità e la Vita. In fondo al presbiterio troviamo una tela del Toscano del 1860 raffigurante Sant'Antonio abate con San Paolo della Croce e un altare ligneo proveniente dalla chiesa dei Francescani di Carrù con la tela di San Carlo Borromeo.

Nelle navate vi sono statue in legno scolpite dal Roasio di Bardineto: San Giuseppe e della Madonna del Rosario mentre le statue di Saant'Elisabetta regina di Ungheria e di Sant'Antonio abate sono in gesso; nella cappellina della Madonna de Rosario è sepolta la contessa Malvina morta a soli 24 anni.

Inizialmente il cimitero era situato intorno alla chiesa ma venne spostato quando Napoleone impose di costruire i camposanti fuori dall'abitato; la prima persona sepolta nel cimitero di Isola attuale è una bimba di quattro mesi deceduta nel 1804.

Si racconta che in passato il 17 gennaio veniva portata in processione una statua di Sant'Antonio abate, ma i bambini erano molto legati alla statua del porcellino che accompagna il santo e lo carezzavano; allora il curato, per porre fine a tale devozione, segò via la statua dell'animale.

Note

  1. ^ Fonte: Istituto centrale per il sostentamento clero.

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