La confessione della signora Doyle
La confessione della signora Doyle | |
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Barbara Stanwyck nel trailer | |
Titolo originale | Clash by Night |
Lingua originale | inglese |
Paese di produzione | Stati Uniti d'America |
Anno | 1952 |
Durata | 105 min |
Dati tecnici | B/N rapporto: 1,37:1 |
Genere | drammatico, noir |
Regia | Fritz Lang |
Soggetto | Clifford Odets (testo teatrale) |
Sceneggiatura | Alfred Hayes |
Produttore | Harriet Parsons |
Casa di produzione | RKO |
Fotografia | Nicholas Musuraca |
Montaggio | George Amy |
Musiche | Roy Webb |
Scenografia | Carroll Clark, Albert S. D'Agostino |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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La confessione della signora Doyle (Clash by Night) è un film del 1952 diretto da Fritz Lang.
Trama
Mae Doyle dopo essere tornata nella sua città natale, Monterey, in California, sposa un suo vecchio corteggiatore, un brav'uomo che nella vita fa l'umile pescatore. Lei lo tradisce con il suo migliore amico, una persona con pochi scrupoli, fuggendo con lui, ma il marito dopo una violenta reazione quando scopre il tutto, la perdona e l'accoglie a casa con la sua figlioletta.
Produzione
Nel film, tratto da un dramma, Scontro di notte, di Clifford Odets[1], si ritrova una vera lezione di pesca da documentario. La pellicola fu girata nella stessa cittadina di Monterey e prodotta dalla Wald/Krasna Productions.
Distribuzione
Originariamente distribuita dalla RKO Pictures, verrà poi distribuita (dal 2005) per il mercato home video attraverso il formato in DVD dalla Warner Home Video.
Il film venne distribuito in varie nazioni, fra cui:[2]
- Stati Uniti d'America, Clash by Night 16 giugno 1952 (Los Angeles, California)
- Svezia, Urladdning 4 agosto 1952
- Germania Ovest, Vor dem neuen Tag 31 ottobre 1952
- Finlandia, Purkaus yössä 7 novembre 1952
- Francia, Le démon s'éveille la 23 novembre 1952
- Italia, La confessione della signora Doyle 13 settembre 1952
- Portogallo, Desengano 3 febbraio 1953
- Turchia, Iki sevgi arasinda marzo 1954
- Austria, Vor dem neuen Tag maggio 1954
- Danimarca, Opgør i natten 2 agosto 1954
Accoglienza
Critica
Il critico cinematografico Leo Pestelli, sul quotidiano La Stampa, sottolineò il mutamento in negativo di Lang dell'ultimo periodo, «via via conformandosi al gusto commerciale di Hollywood, sino a non farsi più riconoscere», passando da essere «uno dei maestri dell'espressionismo tedesco», autore di Metropolis, M - Il mostro di Düsseldorf, Il testamento del dottor Mabuse, Furia e La strada scarlatta, «nello stanco e generico regista» di questo film, dove «il dramma colto cui il vecchio Lang ha mosso la sua carica, va in pezzi al semplice esame del buon senso».[3]
«L'ambiente portuale rincara la convenzionalità della vicenda, che tutta prevedibile è al tempo stesso spezzata e gratuita; e i caratteri, per quanto affidati a ottimi attori come la Stanwyck, Paul Douglas e Robert Ryan, vi vociferano e smaniano per partito preso.»
(Leo Pestelli, La Stampa, 21 settembre 1952[3])
«L'autore del soggetto del film, è il noto commediografo di sinistra Clifford Odets ed il regista è il vecchio maestro del cinema tedesco, Fritz Lang. Da due uomini di questo calibro era lecito attendersi molto di più. In fondo, l'unico pregio del film consiste in una abbastanza precisa descrizione dello ambiente di una cittadina di provincia americana e soprattutto della squallida aridità della sua vita. Il personaggio principale di Marta rappresenta un po' un tentativo di evadere dall'angusta banalità di questo ambiente; può anche essere che quello di Marta sia un caso abbastanza frequente nella donna americana. Il problema era quindi di centrarlo come fenomeno tipico di un costume e di unansocietà; nel film. Invece moltonspesso si cade nella psicoanalisi erotica più corrente, tanto che, a tratti, la donna ci sembra una semplice isterica e basta. Barbara Stanwyck è sempre quella brava attrice che conosciamo. [...] Ammirata (ma per motivi che con l'arte non hanno nulla a che vedere) la procace Marilyn Monroe.»
(l'Unità, 14 settembre 1952[4])
Fu comunque evidenziata l'ottima interpretazione dell'attrice principale Barbara Stanwyck.[5]
Note
- ^ Morandini, p. 331.
- ^ Info sulle date di uscita
- ^ a b l. p. [Leo Pestelli], Sullo schermo, in La Stampa, 21 settembre 1952, p. 4.
- ^ Le prime a Roma. La confessione della signora Doyle (PDF), in l'Unità, 14 settembre 1952, p. 3.
- ^ Recensione su variety.com Archiviato il 12 novembre 2012 in Internet Archive.
Bibliografia
- Morando Morandini, Laura Morandini e Mauro Tassi, Il Morandini 2010, Zanichelli, ISBN 978-88-08-30176-5.
Altri progetti
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- Wikimedia Commons
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su La confessione della signora Doyle
Collegamenti esterni
- (EN) Clash by Night, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) La confessione della signora Doyle, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) La confessione della signora Doyle, su AllMovie, All Media Network.
- (EN) La confessione della signora Doyle, su Rotten Tomatoes, Fandango Media, LLC.
- (EN, ES) La confessione della signora Doyle, su FilmAffinity.
- (EN) La confessione della signora Doyle, su Box Office Mojo, IMDb.com.
- (EN) La confessione della signora Doyle, su TV.com, Red Ventures (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2012).
- (EN) La confessione della signora Doyle, su AFI Catalog of Feature Films, American Film Institute.
- (DE, EN) La confessione della signora Doyle, su filmportal.de.
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