La vendetta di Carter

La vendetta di Carter
Sylvester Stallone in una scena del film
Titolo originaleGet Carter
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno2000
Durata98 min
Rapporto2,35:1
Generethriller, drammatico, azione, gangster
RegiaStephen Kay
SoggettoTed Lewis
SceneggiaturaDavid McKenna
ProduttoreMark Canton, Neil Canton, Elie Samaha
Produttore esecutivoAshok Amritraj, Steve Bing, Don Carmody, Bill Gerber, Arthur Silver, Andrew Stevens
Casa di produzioneThe Canton Company, Carter Productions
Distribuzione in italianoWarner Bros.
FotografiaMauro Fiore
MontaggioGerald B. Greenberg
Effetti specialiRory Cutler
MusicheTyler Bates
ScenografiaCharles Wood
CostumiJulie Weiss
TruccoStan Edmonds
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

La vendetta di Carter (Get Carter) è un film del 2000, diretto da Stephen Kay ed interpretato da Sylvester Stallone. È il remake di Carter del 1971, con Michael Caine nei panni del protagonista, presente anche in questa pellicola.

Trama

Jack Carter, un sicario che vive a Las Vegas al soldo del boss mafioso Les Fletcher, torna a casa a Seattle dopo molti anni dopo aver saputo che suo fratello Ritchie è morto in un incidente stradale, ufficialmente per guida in stato di ebbrezza. Il suo socio, Con McCarty, dopo aver tentato di convincerlo a non partire, di malavoglia lo copre con Fletcher, la cui ragazza Audrey ha una relazione segreta con Jack.

Al funerale del fratello, Jack incontra sua nipote Doreen, che non ha mai conosciuto, ed Eddie, un ragazzo amico e collega di Ritchie che gestiva un club insieme a lui. Entrambi raccontano a Jack che Ritchie beveva raramente e non avrebbe mai guidato in quelle condizioni; Eddie afferma anche che Ritchie non sarebbe mai stato coinvolto in attività illecite, alimentando ulteriormente i sospetti di Jack. Questi parla anche con una donna, Geraldine, che però si mostra evasiva riguardo ai suoi trascorsi con Ritchie, e alla veglia funebre continua a cercare dai presenti delle informazioni su cosa sia successo a suo fratello, suscitando l'ira della vedova dell'uomo, Gloria.

Jack si confronta poi con il proprietario del club gestito da Ritchie, lo strozzino Cliff Brumby. Brumby non crede che Ritchie sia stato assassinato, ma dice che aveva una relazione con una tale Geraldine, proprio la donna misteriosa incontrata al funerale, una socia del boss locale Cyrus Paice, vecchia conoscenza di Jack e implicato in un giro di pornografia online.

Jack interroga Cyrus, ma a causa del loro rapporto non proprio idilliaco non ottiene informazioni utili; decide allora di seguirlo e viene condotto da Jeremy Kinnear, un ricco magnate dei computer che ha assunto Cyrus per procurargli in maniera discreta delle belle donne alle feste in modo da presentarsi con un'immagine "professionale" e pulita. Tuttavia, Cyrus sta ricattando Kinnear per fargli gestire i suoi siti web. Incapace di ottenere risposte dirette, Jack inizia ad indagare più a fondo dopo essersi trovato una stanza in un albergo in città. Poi un giorno, dopo essere uscito, al suo ritorno ritrova Doreen in camera, che si era allontanata da casa perché voleva cambiare ambiente e voleva essere coinvolta nelle ricerche che suo zio sta facendo sul padre morto, sentendo che lui se ne sta interessando maggiormente e che forse potrebbe scoprire qualcosa in più. L'uomo, anche se riluttante, le permette di stare con lui in albergo per poco, anche per starle accanto. Nel tempo che passa, ricuce anche i rapporti con Gloria.

Nel mentre, da Las Vegas Audrey chiama Jack e lo lascia, al che lui dice seccamente a Fletcher che con quella città ormai ha chiuso. Continuando ad indagare, Jack riesce infine ad avere per le mani un disco con i nastri di sorveglianza del club di Brumby e ad esaminarli attentamente.

Dalle immagini scopre che Cyrus produce nello specifico dei film porno amatoriali, usando giovani ragazze prima drogate e poi, in stato confusionale, violentate da Eddie e Geraldine; uno dei video mostra Doreen come una delle vittime, lasciandolo sconvolto. Ciò che ancora non sa è che Geraldine aveva scoperto che Doreen era la figlia di Ritchie e gli aveva dato il disco con il video, ma Ritchie era stato assassinato e incastrato per farlo sembrare un incidente prima che potesse mostrarlo alla polizia.

Ritornato in albergo, mentre prende l'ascensore viene raggiunto a sorpresa da McCarty e un gangster suo compare, mandati da Fletcher ad affrontarlo per ritorsione, ma lui riesce a picchiarli e a lasciarli esanimi nell'ascensore. Arrivato in camera, trova un biglietto di Doreen, che è andata sul tetto del palazzo per riflettere. Jack la raggiunge, e parlando con lui la ragazza racconta di come sia stata drogata con l'inganno per fare quello che ha fatto e di come si ritenga responsabile, ma lo zio la conforta fino alla fine, ricordandole che non è mai stata colpa sua.

Jack esce provato dall'albergo, ma viene chiamato poco dopo da un numero sconosciuto: è Geraldine, che fra le lacrime si  scusa per quello che ha fatto a Doreen e dicendo che Cyrus sta arrivando per ucciderla; Jack arriva di corsa nell'appartamento della donna solo per trovarla senza vita e con una siringa nel braccio. A quel punto l'uomo si lascia andare totalmente alla vendetta e irrompe in ufficio da Cliff per sapere dov'è Eddie. Cliff cerca di dissuaderlo totalmente dicendogli che, anche se pensa di sistemare le cose, Ritchie era coinvolto in qualcosa di troppo grosso anche per lui e la vendetta non serve a niente, ma Jack non lo ascolta. Poi si dirige all'appartamento di Eddie per interrogarlo e lo picchia. Eddie lo prega di non ucciderlo perché, secondo lui, non intendeva fare del male a nessuno e sostiene che il responsabile di tutto è Cyrus, e che si trova ad una festa a casa di Kinnear. Nonostante le sue suppliche, però, Jack non vuole lasciarlo impunito per lo stupro di Doreen e lo getta dal balcone uccidendolo. Mentre lascia il posto, improvvisamente arriva in macchina McCarty, che lo aveva seguito fin lì con il suo compare, e lo inseguono; dopo una guida rocambolesca fino in città, a un certo punto Jack fa una mossa rischiosa accelerando di proposito contro l'altra auto e McCarty, per evitare un frontale, è costretto a farla sterzare all'ultimo, schiantandosi violentemente e presumibilmente uccidendo lui e l'altro.

Risolta la questione, Jack va a casa di Kinnear e affronta Cyrus, che a sua volta sostiene che in realtà è Kinnear l'uomo dietro l'omicidio di Ritchie. Sapendo che mente, Jack tenta di colpirlo da dietro, ma Cyrus lo vede nel riflesso di un vetro e si abbassa, per poi colpirlo più volte e mandarlo a terra. Infine Cyrus commenta in modo beffardo che suo fratello aveva combattuto meglio di lui, ammettendo così in modo sottinteso di essere coinvolto nella morte di Ritchie, poi se ne va e si unisce ad altre persone sulla pista da ballo affollata.

Ferito e stordito, Jack si rialza e segue con calma Cyrus in pista, dicendogli che dovrebbe finire ciò che ha iniziato. Cyrus è d'accordo e cerca di colpire Jack a tradimento, ma Jack lo stende con un pugno prima di picchiarlo brutalmente a morte, per poi tirare fuori la pistola e puntargliela direttamente in faccia in un impeto finale di rabbia.

Jack a quel punto rintraccia Kinnear, lo sequestra e lo porta in una boscaglia fuori città per sapere il resto della storia. L'uomo, in preda al panico, confessa di aver detto a Cyrus che doveva riprendersi il disco del video con Doreen da Ritchie per evitare guai con le autorità, ma non di ucciderlo, e che Cyrus e Cliff avevano commesso l'omicidio in totale autonomia. Alla fine, Jack gli crede, viste le circostanze, e lo lascia in vita intimandogli di lasciare Seattle e non tornare mai più.

Nel parcheggio pubblico dove ha lasciato l'auto, Jack trova Cliff che sta rubando il disco dalla macchina. L'uomo alla fine ammette di essere coinvolto, ma avverte Jack che ucciderlo lo costringerà a scappare per il resto della sua vita, per poi tenersi il disco dicendo che comunque se ne sbarazzerà per chiudere la questione. Mentre Cliff si allontana, Jack, che ha già fatto la sua decisione, lo chiama un'ultima volta ma lui non intende girarsi, così Jack gli spara alla schiena.

Ora che tutto è finito, Jack incontra Doreen un'ultima volta sulla tomba di Ritchie e le spiega che dovrà andarsene per un po' per evitare problemi. Dopo averle ricordato che lei è una ragazza speciale, i due si salutano. Infine Jack sale in macchina e apre una mappa stradale, con direzione Las Vegas, e si allontana.

Colonna sonora

  1. Theme from Get Carter - Tyler Bates
  2. Quicktemper - Red Snapper
  3. Descent - Paul Oakenfold e Andy Gray
  4. Memory Gospel - Moby
  5. Enchanted - Delerium
  6. Psyché Rock (mix) - Pierre Henry e Michael Colomber
  7. Diagonal Girl - Mint Royale
  8. Cybersex - Made fod Masses
  9. Falling - Soma Sonic
  10. Spirit of Man - Twelve Tone
  11. Open Your Mind - Future Primitive
  12. Joy to the World - The Accidentals
  13. Jingle Bells - Jellybean
  14. Silent Night - The Accidentals

Distribuzione

Edizione italiana

Il doppiaggio italiano del film fu eseguito dalla C.D. Cine Doppiaggi e diretto da Ferruccio Amendola su dialoghi di Alberto Piferi. Si tratta dell'ultimo film doppiato da Amendola e Nando Gazzolo.

Riconoscimenti

Collegamenti esterni

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