Lauso

Lauso

Praepositus sacri cubiculi
Durata mandato420 –
422
MonarcaTeodosio II

Dati generali
ProfessioneFunzionario di corte

Lauso (Lausus; ... – ...; fl. 420-436) è stato un alto funzionario della corte romano-orientale sotto l'imperatore Teodosio II, nonché famoso come collezionista di opere d'arte.

Biografia

Una ricostruzione del 1572 dello Zeus di Fidia

Eunuco, ricoprì la carica di praepositus sacri cubiculi sotto l'imperatore Teodosio II, tra il 420 e il 422, e forse anche successivamente, nel 431 e nel 436.

Acquistò un palazzo, il palazzo di Lauso, poi distrutto in un incendio nel 475, e un'importante collezione di arte antica, principalmente opere d'arte asportate dai templi pagani trasformati in chiese, come lo Zeus di Olimpia di Fidia e l'Afrodite Cnidia di Prassitele.[1]

Per suo volere Palladio di Galazia compose la Storia lausiaca, che prese il nome del committente. Fu anche il patrono di Melania la giovane: finanziò anche la costruzione di terme per il monastero di Melania.[2]

Note

  1. ^ Grout, James. Encyclopaedia Romana. 1997, University of Chicago.
  2. ^ Connelly, p. 261.

Bibliografia

  • (EN) Joan Breton Connelly, Portrait of a Priestess: Women and Ritual in Ancient Greece, Princeton University Press, 2007, ISBN 0691127468.
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