Lepiota lilacea
Lepiota lilacea | |
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Lepiota lilacea | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Fungi |
Divisione | Basidiomycota |
Classe | Basidiomycetes |
Ordine | Agaricales |
Famiglia | Agaricaceae |
Genere | Lepiota |
Specie | L. lilacea |
Nomenclatura binomiale | |
Lepiota lilacea Bres., 1892 |
Lepiota lilacea Caratteristiche morfologiche | |
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Cappello | campanulato |
Imenio | lamelle |
Lamelle | libere |
Sporata | gialla |
Velo | anello |
Carne | immutabile |
Ecologia | micorrizico |
Commestibilità | velenoso |
Manuale |
Lepiota lilacea Bres., Fung. trident. 2(8-10): 3 (1892)
La Lepiota lilacea fa parte del numeroso gruppo di Lepiota di piccola taglia, simili alla Lepiota cristata ed altre, tutte tossiche.
Descrizione della specie
Cappello
2,5-3,5 cm, campanulato, poi più o meno aperto, con umbone centrale di colore bruno che si dissocia in piccole squamette verso il margine, sulla superficie biancastra.
Lamelle
Distanti, libere, da bianche a crema pallido.
Gambo
1–5 cm x 0,3-0,5 cm, cilindrico, fistolato, poi cavo, ingrossato alla base.
Anello
A forma di colletto, orlato nella faccia esterna da una fascia concolore al centro del cappello.
Spore
Con apiculo evidente, gialle in massa, lunghe 4-5 µm.
Carne
Biancastra, con odore leggero, gradevole.
Habitat
Fruttifica in estate-autunno fra l'erba, in parchi e giardini, a gruppi.
Commestibilità
Tossico
Etimologia
Dal latino lilaceus = lilaceo, per il suo colore lilla.
Sinonimi e binomi obsoleti
- Lepiotula lilacea (Bres.) Wasser, Nov. Sist. vjssh. niz. Rast., 1975: 191 (1976)
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