Museo delle terre di confine
Museo delle terre di confine | |
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Ubicazione | |
Stato | Italia |
Località | Sonnino |
Indirizzo | Via Giacomo Antonelli |
Coordinate | 41°24′51.82″N 13°14′23.12″E41°24′51.82″N, 13°14′23.12″E |
Caratteristiche | |
Tipo | demoetnoantropologico |
Periodo storico collezioni | 1800 |
Istituzione | 26-07-2008[1] |
Fondatori | Comune di Sonnino |
Apertura | 2008 |
Proprietà | Comune di Sonnino |
Gestione | Comune di Sonnino |
Direttore | Giuseppe Lattanzi[2] |
Visitatori | 412 (2022) |
Sito web | |
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Il tema del confine caratterizza il Museo delle terre di confine, da cui il nome.
Descrizione
Inaugurato nel 2008 all'interno dell'antico palazzo della famiglia Mancini, il museo valorizza una peculiarità del territorio: infatti Sonnino dal medioevo all'età moderna ha continuamente avuto a che fare con questioni riguardanti i confini essendo posto sulla linea di confine tra lo Stato Pontificio ed il Regno delle Due Sicilie. La frontiera la troviamo nelle cronache del tempo per questioni territoriali con i comuni limitrofi, per le questioni legate al brigantaggio (Antonio Gasbarrone di Sonnino, Fra Diavolo di Itri e Alessandro Massaroni di Vallecorsa), per la manifestazione Le torce che ogni anno in occasione dell'Ascensione ripercorre i confini del Comune di Sonnino.
L'allestimento è organizzato in varie stanze scenografiche, con la finalità di legare storia ed etnografia, interpretazioni e significati, in modo da fornire al visitatore uno spazio di riflessione sul significato di identità e di cambiamento.
Percorso espositivo
Terra di confine perché?
- Sala 1: il confine dal punto di vista socioculturale e linguistico.[3]
- Sala 2: il confine territoriale con testimonianze video.[4]
- Sala 3: Sonnino e il Grand Tour ottocentesco.[4]
Patrimonio rappresentato / Territorio vissuto
- Sala 4: le Torce, processione che ripercorre i confini territoriali.[5][6]
- Sala 5: 1819, Pio VII ordina la distruzione del paese per risolvere il problema del brigantaggio.[7]
- Sala 6: il fiume Amaseno, un confine naturale spesso causa di dispute con Priverno.[8][9]
Personaggi di frontiera
- Sala 7: Maria Grazia, "brigantessa" incarcerata a Roma, diventa la modella di molti pittori dell'epoca.[10][11][12][13]
- Sala 8: Antonio Gasbarrone, il "Robin Hood" sonninese.[14]
- Sala 9: Giacomo Antonelli, l'ultimo segretario di Stato dello Stato Pontificio.[15]
Parole e immagini dell'altrove
- Sala 10: 2049, immaginare Sonnino proiettato nel futuro.[16]
- Sala 3
- Sala 4
- Sala 6
- Sala 7
- Sala 8
- Sala 9
Note
- ^ 26 luglio 2008 - Inaugurazione MUSEO DELLE TERRE DI CONFINE, su sonnino.info.
- ^ Museo Terre di Confine, su comune.sonnino.latina.it.
- ^ Padiglione, pp. 52-59.
- ^ a b Padiglione, pp. 62-69.
- ^ Padiglione, pp. 72-93.
- ^ Giuseppe Lattanzi e Vito Lattanzi, Il fuoco nel rito di rifondazione ciclica dello spazio della comunità di Sonnino, su sonnino.info.
- ^ Padiglione, pp. 96-103.
- ^ Padiglione, pp. 106-117.
- ^ Stefano Pagliaroli, Il Castellum di Sonnino, in Una visita al monastero di Santa Maria delle canne di Sonnino, Latina, Tipografia Selene, 2011, p. 15, ISBN 978-88-905-9334-5.
- ^ Padiglione, pp. 120-133.
- ^ Maria Grazia Boni (PDF), su sonnino.info.
- ^ (EN) Maria Grazia and the Brigand School of Art, su jstor.org.
- ^ H., Maria Grazia and the Brigand School of Art, in Bulletin of the American Art-Union, n. 6, 1850, pp. 88–90, DOI:10.2307/20646780. URL consultato il 4 settembre 2021.
- ^ Padiglione, pp. 136-155.
- ^ Padiglione, pp. 158-161.
- ^ Padiglione, pp. 164-175.
Bibliografia
- Vito Lattanzi e Vincenzo Padiglione, Storie estreme e storie future, il Museo delle Terre di Confine di Sonnino, a cura di Federica De Rossi, Roma, Editoriale Artemide, 2012, ISBN 978-88-7575-155-5.
Voci correlate
Altri progetti
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- Wikimedia Commons
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Collegamenti esterni
- Sito ufficiale, su museoterrediconfine.it.
- Museo Terre di Confine, su comune.sonnino.latina.it.
- Descrizione, su sonnino.info.
- Scheda del MiBACT, su storico.beniculturali.it.
- Ecomuseo dell'Agro Pontino, su ecomuseoagropontino.org.