Ophrys bombyliflora
Ofride fior di bombo | |
---|---|
Ophrys bombyliflora | |
Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Monocotiledoni |
Ordine | Asparagales |
Famiglia | Orchidaceae |
Sottofamiglia | Orchidoideae |
Tribù | Orchideae |
Sottotribù | Orchidinae |
Genere | Ophrys |
Specie | O. bombyliflora |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Liliopsida |
Ordine | Orchidales |
Famiglia | Orchidaceae |
Genere | Ophrys |
Specie | O. bombyliflora |
Nomenclatura binomiale | |
Ophrys bombyliflora Link, 1799 | |
Sinonimi | |
Arachnites bombyliflora |
L'ofride fior di bombo (Ophrys bombyliflora Link, 1799) è una pianta appartenente alla famiglia delle Orchidacee, diffusa sul versante settentrionale del bacino del Mediterraneo.[1]
Descrizione
È una pianta erbacea alta 5–20 cm, con foglie ovato-lanceolate disposte a rosetta, e brattee larghe e concave.
L'infiorescenza raggruppa 2-5 fiori con sepali verdi, ovati, e petali corti, triangolari, con apice ottuso, pubescenti, giallo-verdastri, brunastri alla base. Il labello è trilobato, con lobi laterali che presentano due gibbosità villose e lobo mediano emisferico, bruno e pubescente all'apice, glabro e plumbeo alla base, con appendice apicale verdastra. Il ginostemio è corto, con apice ottuso e cavità stigmatica cuoriforme, contornata da callosità prominenti.
L'apparato radicale è costituito da 3-5 rizotuberi, sferici.
Fiorisce da febbraio a maggio.
Biologia
L'impollinazione è entomofila, ad opera di imenotteri del genere Eucera (E. grisea, E. nigrilabis, E. longicornis, E. tuberculata).
O. bombyliflora può riprodursi anche per via vegetativa, fatto non comune tra le specie del genere Ophrys, per moltiplicazione dei rizotuberi.
Distribuzione e habitat
È diffusa in Europa meridionale (Portogallo, Spagna, Francia, Italia, Grecia e Malta), nelle isole Canarie e in Asia minore.
In Italia è comune nelle regioni meridionali e nelle isole, rara al centro e in Romagna, assente nel resto dell'Italia settentrionale[2].
Cresce su praterie e garighe fino a 1000 m di altitudine. Predilige i terreni calcarei.
Note
- ^ (EN) Ophrys bombyliflora, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 27 aprile 2021.
- ^ GIROS, p. 181.
Bibliografia
- (EN) Pierre Delforge, Orchids of Europe, North Africa And the Middle East, Timber Press, 2006, ISBN 0-88192-754-6.
- Gruppo italiano per la ricerca sulle orchidee spontanee (GIROS), Orchidee d'Italia. Guida alle orchidee spontanee, Cornaredo (MI), Il Castello, 2009, ISBN 978-88-8039-891-2.
- Sandro Pignatti, Flora d'Italia, Bologna, Edagricole, 1982, ISBN 88-506-2449-2.
- (EN) T.G. Tutin, V.H. Heywood et al., Flora Europea, Cambridge University Press 1976. ISBN 0-521-08489-X.
Voci correlate
- Orchidee selvatiche in Italia
- Orchidee del Gargano
- Orchidee della Montagna della Ganzaria
- Orchidee di Monte Pellegrino
- Orchidee dello Zingaro
Altri progetti
Altri progetti
- Wikimedia Commons
- Wikispecies
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Ophrys bombyliflora
- Wikispecies contiene informazioni su Ophrys bombyliflora
Collegamenti esterni
- Ophrys bombyliflora IPNI Database
- Ophrys bombyliflora GIROS, Gruppo Italiano per la Ricerca sulle Orchidee Spontane