Parola di Dyck

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Nella teoria dei linguaggi formali, una parola di Dyck è una stringa consistente di n simboli X ed n simboli Y tale che, preso comunque un segmento iniziale della stringa, esso non contenga più simboli Y che simboli X.[1] Queste parole sono alla base dei linguaggi con parentesi ben formati e ricorsivi.

Il linguaggio composto da tutte le parole di Dyck è chiamato linguaggio di Dyck.

Grammatica

La grammatica generante il linguaggio di Dyck è estremamente semplice:

Σ = {   x , y   } {\displaystyle \Sigma =\{\ x,y\ \}}
S x S y S | ε {\displaystyle S\to xSyS|\varepsilon }

Proprietà

Il linguaggio di Dyck gode delle seguenti proprietà:

  • è chiuso secondo l'operazione di concatenazione;
  • è un linguaggio ricorsivo, infinito ma non circolare;
  • è anticommutativo;
  • il numero delle parole di Dyck aventi lunghezza 2n (com'è stato provato da Désiré André nel 1887) corrisponde all'n-esimo numero di Catalan.

Esempi

Ad esempio, le parole di Dyck di lunghezza 6 sono:

xxxyyy xyxxyy xyxyxy xxyyxy xxyxyy

invece queste non lo sono:

yyyxxx yxyyxx xyyxxy yyxxyx xyxyyx

Definendo il simbolo x come la parentesi aperta ed il simbolo y come la parentesi chiusa, allora una parola di Dyck corrisponde ad un insieme di parentesi che sono disposte in maniera completa (ad ogni parentesi aperta ne corrisponde una chiusa) e logicamente coerente (le parentesi sono correttamente annidate e non vi è mai una parentesi chiusa senza che prima ci sia la relativa parentesi aperta). Con questa definizione, la serie delle parole di Dyck di lunghezza 6 diventa:

((())) ()(()) ()()() (())() (()())

L'insieme dei simboli di un linguaggio di Dyck può essere anche esteso, ad esempio:

Σ = {   ( , ) , [ , ] , { , }   } {\displaystyle \Sigma ={\Big \{}\ (,),[,],\{,\}\ {\Big \}}}

Dimostrazione

Dimostriamo che le parole di Dyck di lunghezza 2 n {\displaystyle 2n} sono ( 2 n n ) ( 2 n n + 1 ) {\displaystyle {\binom {2n}{n}}-{\binom {2n}{n+1}}} , ovvero pari all' n {\displaystyle n} -esimo numero di Catalan.

Per semplicità di notazione, vediamo la dimostrazione nel caso n = 4 {\displaystyle n=4} ; la dimostrazione generale è del tutto analoga.

Le parole formate da 4 {\displaystyle 4} lettere X {\displaystyle X} e da 4 {\displaystyle 4} lettere Y {\displaystyle Y} sono in tutto ( 8 4 ) {\displaystyle {\binom {8}{4}}} contando anche le parole che non sono di Dyck. Denotiamo con P ( 4 , 4 ) {\displaystyle P(4,4)} questo insieme.

Contiamo adesso quante sono le parole di P ( 4 , 4 ) {\displaystyle P(4,4)} che non sono di Dyck. Denotiamo con N ( 4 , 4 ) {\displaystyle N(4,4)} l'insieme delle parole in P ( 4 , 4 ) {\displaystyle P(4,4)} che non sono di Dyck. Scriviamo ogni parola che non è di Dyck usando il colore rosso per la prima lettera Y {\displaystyle Y} della stringa dalla quale si capisce che non è una parola di Dyck, e usando il colore arancio per tutte le lettere a destra di quella in rosso. In questo modo in ogni parola che non è di Dyck a sinistra della Y {\displaystyle {\color {Red}Y}} rossa ci sono tante lettere X {\displaystyle X} quante lettere Y {\displaystyle Y} . Scriviamo ad esempio

X Y Y X X Y X Y , X X X Y Y Y Y X , Y X Y X Y X Y X , X Y X Y Y X X Y , {\displaystyle XY{\color {Red}Y}{\color {Orange}XXYXY},\quad XXXYYY{\color {Red}Y}{\color {Orange}X},\quad {\color {Red}Y}{\color {Orange}XYXYXYX},\quad XYXY{\color {Red}Y}{\color {Orange}XXY},\quad \dots }

Osserviamo che in ogni parola che non è di Dyck il numero di X {\displaystyle {\color {Orange}X}} colorate di arancio supera di una unità il numero di Y {\displaystyle {\color {Orange}Y}} colorate di arancio.

Denotiamo con P ( 3 , 5 ) {\displaystyle P(3,5)} l'insieme delle parole formate da 3 {\displaystyle 3} lettere X {\displaystyle X} e da 5 {\displaystyle 5} lettere Y {\displaystyle Y} . Esiste una biiiezione

N ( 4 , 4 ) P ( 3 , 5 ) {\displaystyle N(4,4)\longrightarrow P(3,5)}

definita semplicemente sostituendo ogni X {\displaystyle {\color {Orange}X}} arancio con una Y {\displaystyle {\color {midnightblue}Y}} e sostituendo ogni Y {\displaystyle {\color {Orange}Y}} arancio con una X {\displaystyle {\color {midnightblue}X}} . Questa biiezione contiene ad esempio le freccette

X Y Y X X Y X Y X Y Y Y Y X Y X X X X Y Y Y Y X X X X Y Y Y Y Y Y X Y X Y X Y X Y Y X Y X Y X Y {\displaystyle {\begin{aligned}XY{\color {Red}Y}{\color {Orange}XXYXY}&\longmapsto XY{\color {Red}Y}{\color {midnightblue}YYXYX}\\[.7ex]XXXYYY{\color {Red}Y}{\color {Orange}X}&\longmapsto XXXYYY{\color {Red}Y}{\color {midnightblue}Y}\\[.7ex]{\color {Red}Y}{\color {Orange}XYXYXYX}&\longmapsto {\color {Red}Y}{\color {midnightblue}YXYXYXY}\end{aligned}}}

Ora il numero di parole di Dyck di lunghezza 8 {\displaystyle 8} è

| P ( 4 , 4 ) | | N ( 4 , 4 ) | = | P ( 4 , 4 ) | | P ( 3 , 5 ) | = ( 8 4 ) ( 8 5 ) {\displaystyle \left\vert P(4,4)\right\vert -\left\vert N(4,4)\right\vert =\left\vert P(4,4)\right\vert -\left\vert P(3,5)\right\vert ={\binom {8}{4}}-{\binom {8}{5}}}

come volevasi.

Note

  1. ^ Giulia Zaccarelli, I CAMMINI DI DYCK - Tesi di laurea in teoria dei numeri (PDF), Università di Bologna, 2016, p. 8.
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