Pieve di Riva

Pieve di Riva
Informazioni generali
CapoluogoRiva
600 abitanti (1719)
Dipendente daBaliaggio di Lugano
Suddiviso in13 comuni
Amministrazione
Forma amministrativaPieve
Podestàlista sconosciuta
Organi deliberativiConsiglio generale
Evoluzione storica
InizioXIV secolo
CausaSecolarizzazione delle pievi
Fine1798
CausaInvasione napoleonica
Preceduto da Succeduto da
Nessuna Distretto di Lugano
Pieve di San Vitale
Informazioni generali
CapoluogoRiva
600 abitanti (1719)
Dipendente daDiocesi di Como
Suddiviso in13 parrocchie
Amministrazione
Forma amministrativaPieve
Prevostovedi sotto
Evoluzione storica
InizioXI secolo
CausaIstituzione delle pievi
Fine1790
CausaOrdine del vescovo
Preceduto da Succeduto da
Nessuna Pieve di Lugano
Cartografia

La pieve di Riva o pieve di San Vitale era il nome di un'antica pieve della diocesi di Como e del Baliaggio di Lugano con capoluogo Riva San Vitale.

Il patrono era san Vitale, al quale è ancora oggi dedicata la chiesa parrocchiale di Riva.

Storia

La pieve di Riva fu una delle più antiche dipendenze di Como e del Contado del Seprio, e nel XII secolo era in stretta collaborazione con le chiese di Uggiate e Balerna. Il primo arciprete conosciuto fu un certo Lanfranco di Melano, morto nel 1254.[1] Agli inizi del Rinascimento la pieve religiosa, come tutte quelle del Ducato di Milano, assunse anche una funzione amministrativa, anche se con leggere discrasie territoriali; erano infatti completamente sottoposte a Riva:

era sottoposta a Riva solo amministrativamente:

  • Capolago,

era invece sottoposta a Riva solo religiosamente:

Nel 1512 l'intero territorio subì l'invasione dei confederati elvetici, che iniziarono una guerra quadriennale contro la Francia per il controllo del Nord Italia, conclusasi nel 1516 con il Trattato di Friburgo che segnò la definitiva annessione alla Svizzera della pieve di Riva che, con quelle di Agno, Balerna e Capriasca entrò nel neocostituito Baliaggio di Lugano, dipendenza diretta della Confederazione.

La pieve amministrativa e quella religiosa terminarono in periodi simili: per la seconda fu disposto nel 1790 l'aggregazione alla più florida Lugano, mentre per la prima fu fatale l'invasione giacobina del 1798, allorquando fu brevemente dichiarata una repubblica rivoluzionaria subito soppressa a favore di una più larga provincia costituita secondo i canoni centralistici e antifederalistici degli invasori: il Cantone di Lugano. Secondo i dettami napoleonici le pievi cedettero il posto a moderni e più ampi distretti che, a differenza dell’area lombarda, in Svizzera perdurano tuttora.[2]

Note

  1. ^ Comune di Riva [collegamento interrotto]
  2. ^ La pieve finì nel distretto di Lugano che tuttavia dopo la parentesi napoleonica fu decurtato proprio del circolo di Riva. Similmente farà poi la neonata diocesi di Lugano con l’ambito religioso. Per questi motivi, l’antico territorio plebaneo rivense è oggi spartito fra i riferimenti amministrativi luganesi e quelli mendrisiotti sia come distretto che come vicariato.

Collegamenti esterni

  • Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it.
  Portale Cattolicesimo
  Portale Ticino