Stufati di Teggiano
Stufati di Teggiano | |
---|---|
Origini | |
Luogo d'origine | Italia |
Regioni | Campania Vallo di Diano |
Zona di produzione | Teggiano |
Dettagli | |
Categoria | primo piatto |
Riconoscimento | P.A.T. |
Ingredienti principali |
|
Gli stufati di Teggiano sono un piatto tipico dell'omonimo comune, nel Vallo di Diano (in provincia di Salerno), che viene tradizionalmente preparato nei giorni di vigilia in cui è consigliato mangiare di magro secondo i precetti della Chiesa cattolica: tipicamente la sera di Natale.
Descrizione
Si preparano cuocendo gli spaghetti in acqua salata e togliendoli dal fuoco quando sono ancora molto al dente; quindi scolati accuratamente e disposti in un tegame a strati successivi, vengono conditi con alici sotto sale (pulite e spezzettate), uva passa (in genere bianca), mollica sbriciolata finemente, una salsettina ottenuta lasciando cuocere, poco e dolcemente, una porzione degli ingredienti di condimento (le alici spezzettate, la mollica sbriciolata e l'uvetta) in olio d'oliva (finché le alici non si sono sciolte e gli acini d'uva indorati). Riempito il tegame, si termina il condimento con un'abbondante copertura di mollica e un generoso filo di olio di oliva. Anticamente, il tegame veniva coperto e posto sulla brace del focolare, mentre sul coperchio veniva disposta altra brace (come se fosse stato posto in una stufa, da cui il nome) e si lasciavano gli "stufati" a cuocere lentamente, in tal modo, finché non diventavano in parte croccanti; oggi si preferisce la cottura in forno da cucina a gas o elettrico.
Nel 2015 il piatto ha ottenuto la certificazione dei Prodotti agroalimentari tradizionali italiani[1].
Note
- ^ Elenco dei prodotti tradizionali della regione Campania: proposti 28 nuovi prodotti, su agricoltura.regione.campania.it. URL consultato il 27 settembre 2016.
Voci correlate
- Teggiano
- Parmitieddi di Teggiano
- Pizzichinu
- Soppressata del Vallo di Diano