Will Tremper

Will Tremper (Braubach, 19 settembre 1928 – Monaco di Baviera, 14 dicembre 1998) è stato un regista, sceneggiatore e giornalista tedesco.

Biografia

Originariamente un fotoreporter per varie agenzie giornalistiche, a partire dagli anni '50 fu messo sotto contratto dalla compagnia cinematografica Inter-West Film, per cui in particolare fu autore di alcuni film di buon successo critico e di pubblico per la star della compagnia Horst Buchholz.[1]

Debuttò alla regia nel 1961 con Fuga a Berlino ovest, un resoconto del silenzioso esodo della popolazione verso occidente basato su un suo articolo pubblicato su Stern, con cui nel frattempo aveva iniziato a collaborare. Le riprese del suo secondo film sul tema, Die endlose Nach ("Arrivano i russi"), furono interrotte quando la costruzione del muro di Berlino rese il soggetto irrimediabilmente obsoleto.[1]

Nel 1963 Tremper diede inizio a una rubrica di gossip cinematografico per la rivista Bild; la rubrica lo rese molto noto al pubblico ma anche malvisto nell'ambiente cinematografico.[1] Incapace di trovare finanziamenti per le opere più personali e ambiziose, la sua carriera di regista scivolò nei film di genere genere e nell'exploitation, fino a spingerlo al ritiro alla fine del decennio. Da allora si concentrò sull'attività giornalistica e letteraria.[1]

Filmografia

Sceneggiatore
  • Griff nach den Sternen, regia di Carl-Heinz Schroth (1955)
  • Pecore nere, regia di Georg Tressler (1956)
  • I cinque del bunker, regia di Frank Wisbar (1957)
  • Endstation Liebe, regia di Georg Tressler (1958)
  • L'uomo nella rete, regia di Franz Peter Wirth (1959)
  • Deutschland - deine Sternchen, regia di Edwin Zbonek (1962)
  • Un treno è fermo a Berlino, regia di Rolf Hädrich (1963)
  • Professionisti per una rapina, regia di Harald Reinl (1964)
  • Paga o muori, regia di Alfred Vohrer (1964)
Regista e sceneggiatore
Attore

Note

  1. ^ a b c d Hans-Michael Bock, Tim Bergfelder, The Concise Cinegraph: Encyclopaedia of German Cinema, Berghahn Books, 2009, pp. 479-80, ISBN 0-85745-565-6.

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Collegamenti esterni

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