Zainab Sultan Begum

Zainab Sultan Begum
Regina di Fergana
Regina di Kabul
In carica1504 –
1506
PredecessoreAisha Sultan Begum
SuccessoreMaham Begum
Morte1506
DinastiaTimuride
PadreMahmud Mirza
MadreKhanzada Begum
Consorte diBabur
ReligioneIslam

Zainab Sultan Begum (... – 1506) è stata una principessa mongola, regina consorte di Fergana e Kabul come moglie di Babur, futuro imperatore Moghul.

Biografia

Zainab Sultan Begum nacque come principessa timuride, quinta figlia di Mahmud Mirza, figlio di Abu Sa'id Mirza, e della sua consorte favorita Khanzada Begum (la quale era nipote di un'altra consorte di Mahmud, anche lei chiamata Khanzada)[1][2].

Nel 1503, suo cugino Babur, figlio di Umar Shayk Mirza II, fratello minore di suo padre, e di Qutlugh Nigar Khanum, sorellastra di una delle consorti di suo padre, Sultan Khanum, divorziò da sua moglie Aisha (che era a sua volta cugina sia di Babur che di Zainab, essendo figlia di Ahmed Mirza, fratello maggiore dei rispettivi padri e sposato con Mihr Khanum, sorella di Nigar e Sultan). Immediatamente, venne proposto un matrimonio sostitutivo fra Babur e Zainab. Babur cercò di opporsi, perché non aveva simpatia per lo zio e in più considerava blasfemo il suo matrimonio con la madre di Zainab, perché l'Islam vieta di prendere in moglie due donne che sono fra loro zia e nipote. Tuttavia, sua madre intervenne e lo convinse a procedere con le nozze. Il matrimonio si tenne nell'appena conquistata Kabul nel 1504, e nella stessa occasione la sorella di Zainab, Ai Sultan Begum, sposò il fratellastro di Babur, Jahangir Mirza[3].

Il matrimonio non fu felice e Zainab non riuscì mai a conquistarsi l'affetto e il rispetto del marito, che addirittura nelle sue memorie, le Baburnama, scrive di non ricordarne con esattezza l'anno di morte, mentre sottolinea come lei non gli fosse "congeniale" e come l'abbia sposata solo per compiacere sua madre. Probabilmente per questo, il matrimonio rimase senza figli[3][4].

In compenso, Zainab godette comunque di una posizione prominente nella zenana, in quanto, come discendente di Tamerlano e unica moglie legale di Babur, superava tutte le altre donne sia per nascita che per status, e non mancava mai di mettere in risalto le sue nobili origini[5].

Morì di vaiolo nel 1506, dopo appena due anni di matrimonio[6].

Note

  1. ^ (EN) Zinat Kausar, Muslim Women in Medieval India, Janaki Prakashan, 1992, p. 22, ISBN 978-81-85078-74-8.
  2. ^ Maulana Mohammad Razi Khan Afridi e Mohammad Ilyas Navaid, Encyclopaedia of Quranic studies, Anmol Publ, 2006, p. 96, ISBN 978-81-261-2771-9.
  3. ^ a b B. S. Chandrababu e L. Thilagavathi, Woman, her history and her struggle for emancipation, Bharathi Puthakalayam, 2009, p. 202, ISBN 978-81-89909-97-0.
  4. ^ Ruby Lal, Domesticity and power in the early Mughal world, collana Cambridge studies in Islamic civilization, Cambridge University Press, 2005, p. 115, ISBN 978-0-521-85022-3, OCLC ocm60320248.
  5. ^ Kishori Saran Lal, The Mughal harem, Aditya Prakashan, 1988, p. 224, ISBN 978-81-85179-03-2.
  6. ^ Babur, Babur Nama: journal of Emperor Babur, collana Penguin classics, First published, Penguin Random House India, 2017, p. 362, ISBN 978-0-14-400149-1.
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