Placido Tardy

Placido Tardy

Placido Tardy (Messina, 23 ottobre 1816 – Firenze, 2 novembre 1914) è stato un matematico e fisico italiano.

Biografia

Placido Tardy nacque a Messina il 23 ottobre 1816[1] figlio dell'ingegnere Antonio Tardy, di famiglia di origine francese, e fratello di Giuseppe Tardy che nel 1861 fondò a Savona, insieme a Stefano Benech, le acciaierie omonime. Completato un primo ciclo scolastico a Messina, si trasferì a Lucca dove intraprese gli studi superiori presso il Real Collegio e quelli universitari presso il Liceo Reale, dove fu allievo di Giovanni Barsotti.[2][3] Perfezionò poi la propria formazione in matematica e fisica a Milano nel 1837 - dove entrò in contatto con Gabrio Piola e Paolo Frisiani - e nel 1838 a Parigi - dove seguì le lezioni di Joseph Liouville e Siméon-Denis Poisson.[4][1]

Fu professore di matematica all'Università di Messina dal 1841 al 1847, quando lasciò il Regno delle Due Sicilie per le sue posizioni pro-risorgimentali, dopo i tumulti violenti che scoppiarono nel settembre di quell'anno a Reggio Calabria e Messina.[1] Si rifugiò prima a Firenze e nel 1850 a Genova. Nella città ligure insegnò per un anno matematica al Liceo cittadino e, successivamente, geometria e calcolo infinitesimale alla Scuola di Marina e, dal 1859, all'Università,[4] della quale fu rettore dal 1º novembre 1865 al 31 ottobre 1868 e dal 1º novembre 1878 al 31 ottobre 1881.[5]

Nella primavera del 1858 organizzò con Francesco Brioschi ed Enrico Betti il viaggio che i due compirono nell'autunno dello stesso anno con Felice Casorati presso prestigiose università europee - quali quelle di Berlino, Parigi e Gottinga - e che attestò a livello internazionale la nascita di una scuola italiana di matematica.[4] Con Brioschi e Betti ideò inoltre la pubblicazione di una rivista italiana di matematica che sarebbe poi diventata nota come Annali di Matematica Pura ed Applicata.[6]

Ritiratosi nel 1881, tornò a Firenze dove morì 33 anni dopo, nel 1914, all'età di 98 anni per una polmonite.[7]

Fu socio dell'Accademia dei Lincei e dal 1854 dell'Accademia delle Scienze di Torino.[8]

Attività di ricerca

Placido Tardy si interessò di numerosi problemi, spesso sviluppando formulazioni alternative o verifiche di «concetti e metodi escogitati dai più eminenti matematici del suo tempo». Ne derivò una produzione scientifica varia e non molto voluminosa,[7] che perse presa sulle generazioni a lui successive, tanto che Gino Loria nello scriverne la biografia nel 1915 lo indica, con rammarico, come «quasi totalmente ignoto alla schiera di giovani analisti», «dimenticato dopo la scomparsa dei matematici della sua generazione».[9]

Si interessò di Analisi matematica, studiando la funzione esponenziale e la differenziazione di ordine frazionario,[10][11] di calcolo combinatorio, interessandosi del percorso del cavallo, e di meccanica dei fluidi, applicandovi le proprie conoscenze di calcolo differenziale.[12]

Note

  1. ^ a b c Gino Loria, p. 507, 1915.
  2. ^ Serena Ferretti, La storia del Real Collegio di Lucca, su realcollegiolucca.it, Real Collegio di Lucca. URL consultato il 6 marzo 2015.
  3. ^ G. Barsotti, Sulle funzioni discontinue, ricerche del P. Tardy - Messina, tipografia di Giuseppe Fiumara, 1843, in Annali di fisica, chimica e matematiche, vol. 9-10, Società tipografica de' classici italiani, 1843, pp. 200-201.
  4. ^ a b c Centro PRISTEM dell'Università "Bocconi" di Milano.
  5. ^ Gino Loria, pp. 508-509, 1915.
  6. ^ Gino Loria, p. 508, 1915.
  7. ^ a b Gino Loria, p. 509, 1915.
  8. ^ Placido TARDY, su accademiadellescienze.it. URL consultato il 18 agosto 2021.
  9. ^ Gino Loria, p. 515, 1915.
  10. ^ Umberto Bottazzini, Ricerche di P. Tardy sui differenziali di indice qualunque, 1844–1868, in Historia Mathematica, vol. 5, n. 4, 1978, pp. 411–418, DOI:10.1016/0315-0860(78)90209-4.
  11. ^ Gino Loria, pp. 511-512, 1915.
  12. ^ Gino Loria, p. 510, 1915.

Bibliografia

  • Gino Loria, Commemorazione del socio nazionale Prof. Placido Tardy / letta dal corrisp. Gino Loria nella seduta del 7 Marzo 1915, Roma, R. Accademia dei Lincei, 1915, pp. 505-531, DOI:10.3931/e-rara-16546.

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Collegamenti esterni

  • Sunto di Lezioni di Meccanica Analitica. 2 marzo 1846. I, Placido Tardy, su DOGE Digital Library, Università di Genova.
  • Sunto di Lezioni di Meccanica Analitica. II, Placido Tardy, su DOGE Digital Library, Università di Genova.
  • Tardy, Placido, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. Modifica su Wikidata
  • Placido Tardy, su accademiadellescienze.it, Accademia delle Scienze di Torino. Modifica su Wikidata
  • Opere di Placido Tardy, su MLOL, Horizons Unlimited. Modifica su Wikidata
  • Placido Tardy, in Progetto Ricerche Storiche e Metodologiche, Università Bocconi. URL consultato il 28 febbraio 2015.
  • Carteggio Tardy su Internet Culturale. Biblioteca universitaria - Genova, in Internet Culturale, Istituto Centrale per il Catalogo Unico (ICCU). URL consultato il 28 febbraio 2015.

Predecessore Rettore dell'Università degli Studi di Genova Successore
Giuseppe De Notaris 1º novembre 1865 - 31 ottobre 1868 Antonio Caveri I
Cesare Cabella 1º novembre 1878 - 31 ottobre 1881 Riccardo Secondi II
Controllo di autoritàVIAF (EN) 15550736 · ISNI (EN) 0000 0001 1746 1469 · SBN SBLV042833 · CERL cnp01089383 · LCCN (EN) no2011032020 · GND (DE) 117614157 · BNF (FR) cb16701818q (data)
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